De Corato: "Ora Sala vuole più agenti. Perchè non li chiese a Lamorgese?"

L'esponente di FdI è stato il "vicesindaco sceriffo" di Milano: "Nel 2006 dislocammo 450 militari e i reati diminuirono del 40%". L'intervista

di Nicolò Rubeis
Riccardo De Corato
Milano

De Corato: "Ora Sala vuole più agenti. Perchè non li chiese a Lamorgese?"

"Il sindaco Sala chiede uomini al ministro Piantedosi che sta facendo 1500 assunzioni di polizia. Perché non lo ha fatto anche quando al Viminale c'era Lamorgese?". Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, è stato per oltre 14 anni il "vicesindaco sceriffo" di Milano, occupandosi soprattutto di sicurezza nelle due giunte di Gabriele Albertini e in quella di Letizia Moratti. Una delega che ha mantenuto anche da assessore in Regione Lombardia. "Nella primavera del 2006 c'erano stati 9 omicidi", racconta in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano dopo l'ennesimo episodio di cronaca in città, con un uomo che ha accoltellato sei passanti vicino la Stazione Centrale. "Non badammo a spese: il ministro dell'Interno era Maroni, La Russa era alla Difesa. In estate dislocammo 450 militari in centro e in periferia".

De Corato, e poi cosa è successo?
Il risultato fu che il questore, alla festa della polizia del 2010, disse che a Milano i reati erano diminuiti del 40%, compresa la zona della stazione Centrale. Nel 2009 è arrivato a Palazzo Marino un certo direttore generale, che si chiamava Giuseppe Sala, che ha avallato tutte le scelte fatte dalle amministrazioni di centrodestra. Non voleva certo togliere quei militari messi a San Siro, in piazzale Maciachini, Quarto Oggiaro o al Corvetto.

Dopo il centrodestra arrivò il centrosinistra con Pisapia.
Che chiese di togliere le pattuglie. Oggi praticamente sono rimasti solo due blindati in piazza Duomo con tre militari sotto una tendina, la stessa situazione della stazione Centrale. Così non servono a niente.

Intanto il governo ha fatto partire un maxi piano di controlli nelle stazioni.
Il governo ha fatto la cosa più necessaria: mettere in sicurezza le stazioni al loro interno. Cardona, quando faceva il questore a Milano, mandava i blindati anche fuori la stazione. Chiudevano Duca d'Aosta, Luigi di Savoia e piazza IV Novembre, poi deviavano il traffico e così 'disturbavano i disturbatori'. C'erano due pattuglie fisse h24 della Polizia locale, che oggi non ci sono più, che chiedevano i documenti. Se non li avevano li caricavano e li portavano in Fatebenefratelli, poi al Cpr di via Corelli e all'aeroporto di Linate da dove venivano rimpatriati. Sarebbe utile che quei blindati girassero intorno alla stazione e anche Piantedosi si sta muovendo in quella direzione.

Fdi in Comune protesta per la mancata installazione di telecamere.
Nel 2001 avevamo introdotto delle telecamere 'urla e sparo': quando c'era un grido come l'altra sera in viale Brianza, l'occhio della telecamera si dirigeva in quella direzione e illuminava la scena facendo capire all'aggredito che era ripreso. E la polizia locale andava in giro. Noi abbiamo ripulito Milano con il Nucleo Tutela Trasporto Pubblico che saliva sulla 90-91 chiedendo biglietti e documenti.

Vorrebbe un uso diverso della Polizia locale?
Sono 3150 e stanno assumendo quelli nuovi ma il punto è metterli in circolazione. Spesso i vigili sono abituati a stare tranquilli nei comandi e una buona parte ha il certificato medico. Ai miei tempi un centinaio non poteva uscire se c'era il sole, un altro centinaio se pioveva... Albertini fece una battaglia drammatica per mandarli in strada a cui si interessò persino Montanelli. Degli ufficiali di ispezione andavano a controllare e se i vigili non erano dove dovevano stare prendevano un rapporto. Gli facemmo capire che dovevano uscire.

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