Delpini: "Coraggio e fiducia per prenderci cura di Milano"
Il discorso dell'arcivescovo di Milano in occasione della festa di Sant'Ambrogio: "Per una comunità la fiducia è condizione irrinunciabile"
Delpini: "Coraggio e fiducia per prenderci cura di Milano"
"Noi celebriamo la festa di sant'Ambrogio, patrono della Chiesa Ambrosiana, della citta' di Milano e della Regione Lombardia, e considerando la sua vita cerchiamo ispirazione per reagire alla mediocrita' e alla rassegnazione. Sentiamo la responsabilita' di essere persone fiduciose nell'esercizio dei compiti che ci sono stati affidati e sentiamo il dovere di prenderci cura di quel bene comune che e' la fiducia". Inizia cosi' il discorso alla citta' pronunciato dall'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, in Sant'Ambrogio a Milano alla vigilia della festa del patrono.
Delpini: "Il coraggio uno se lo può dare"
"Il coraggio, uno se lo puo' dare" e' il titolo che ribalta la celebre massima di Alessandro Manzoni ne I promessi sposi. "Mentre don Abbondio crede di essere saggio pensando che il coraggio, uno non se lo puo' dare, specie in un contesto difficile di prepotenze, ingiustizie impunite, inaffidabilita' delle istituzioni, noi crediamo che sia saggio darsi ragioni e condizioni per avere coraggio e praticare la fiducia. Per una comunita', per una citta', per un Paese - prosegue Delpini - la fiducia e' una condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni. La fiducia e' un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro. La fiducia e' l'antidoto desiderabile per contrastare il declino della nostra civilta'. La fiducia e' il rimedio all'epidemia della paura".
Delpini: "Seminiano fiducia"
E quindi "noi questa sera siamo qui per dire: "Si', noi ci siamo! Si', noi siamo desiderosi di farci carico dell'impresa di seminare fiducia, anzitutto meritando fiducia! Si', noi ci facciamo avanti con fierezza e modestia, con una sorta di letizia insieme con un vivo senso di responsabilita'. Si', noi ci siamo, noi ci incarichiamo di essere seminatori di fiducia!".
Delpini: "Il virus della paura rimanda la decisione di avere bambini"
"Il virus della paura scoraggia il sogno condiviso, induce a rimandare la decisione di avere bambini fino a che non ci siano tutte le garanzie che promettono di esorcizzare la paura, quindi le condizioni di lavoro, casa, salute, reddito. La crisi demografica che fa invecchiare e forse contribuira' al declino, se non alla scomparsa, della nostra civilta', ha una delle sue radici nella paura". La paura scoraggia anche assumersi responsabilita' in ambito sociale: "Di fronte alle responsabilita' si insinua la paura dei contrasti, dell'insostenibile fatica delle mediazioni, dell'aggressivita' delle critiche e delle diffamazioni. La paura consiglia di starsene cauti nel proprio privato e lasciare agli altri di curarsi del bene comune, della vita della comunita', delle opere innumerevoli di solidarieta' e cultura che caratterizzano i nostri ambienti"
Delpini e la responsabilità dei media nell'alimentare la paura
"Per farsi un'idea di che cosa stia succedendo nel mondo, ma anche in citta', sono decisive le notizie che i media scelgono e diffondono. Se i media, di tutto quello che succede, comunicano preferibilmente le notizie di episodi tragici, di comportamenti pericolosi, di problematiche spaventose, di prospettive preoccupanti, e' comprensibile che l'immagine della realta' che si condivide, l'atteggiamento personale e il clima che si respira siano malati di paura. C'e', quindi, una responsabilita' indeclinabile di coloro che operano nel campo della comunicazione", ha spiegato Delpini.