Dl casa, slitta il "Salva-Milano". Le opposizioni: "Maggioranza nel caos"

La cosidetta norma "Salva-Milano" non entra nel dl casa. Il suo inserimento rischiava di far slittare i tempi. Pd: "Teatrino indegno". Avs: "Maggioranza caos"

Redazione
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Milano

Dl casa, slitta il "Salva-Milano". Le opposizioni: "Maggioranza nel caos"

La norma cosiddetta 'Salva-Milano' confluira' in un altro provvedimento e non sara' piu' contenuta nel dl casa. Secondo quanto si apprende, a causa dei tempi ristretti (presentandola come emendamento, infatti, si dovrebbero riaprire i termini per i sub-emendamenti) la discussione viene rinviata in un altro decreto da convertire in Parlamento. La riformulazione sul Salva-Milano, con alcune modifiche tecniche apportate dal Mef, riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, avrebbe rischiato di far slittare l'approdo del decreto casa in Aula.

L'emendamento Salva Milano entrerà nel Dl Infrastrutture. Il nodo della copertura penale

Oltre ai tempi stretti per l'approvazione del decreto casa, con la riformulazione del 'Salva Milano' che sarebbe arrivata troppo tardi per poter poi fissare il termine per i sub-emendamenti, sulla norma 'pesavano' anche le perplessita' degli alleati del partito di via Bellerio. La considerazione e' che la norma, come era stata formulata, rischiava di non superare le criticita' legate alla 'copertura' penale. Da qui l'orientamento di avere maggior tempo per valutare bene la misura e l'intenzione di inserire il Salva-Milano in un altro provvedimento, si pensa al decreto Infrastrutture. Il provvedimento, ha spiegato il sottosegretario leghista Alessandro Morelli, troverà spazio nel decreto Infrastrutture. Ma la polemica divampa.

Tancredi (Comune di Milano): "Siamo basiti: una riforma non è più rinviabile"

“La notizia dell'esito inconcludente e irresponsabile della tentata norma sul caso Milano ci lascia basiti. Per mesi esponenti del Governo hanno promesso agli operatori, ai dipendenti del Comune, alle famiglie che hanno investito i propri risparmi, ad architetti e ingegneri che sarebbe stata approvata una norma chiarificatrice. Invece nulla. Ribadisco che non è più rinviabile una riforma sulla rigenerazione urbana, sulla casa, sulle città metropolitane. Noi cercheremo con i nostri strumenti e le nostre energie di gestire questa situazione e continueremo a convincere gli investitori internazionali a puntare su Milano e sull’Italia, ma certo questa incertezza non aiuta il sistema Paese”. Così l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi.

Uguccioni (Pd Milano): "Da Lega solo promesse fumose"

"Ancora una volta la Lega e il suo segretario si mostrano per quello che sono, un'agenzia di marketing elettorale e di promesse fumose, ma quando c'e' da andare oltre gli slogan e fare politica si sciolgono al sole della loro inconsistenza. Per mesi hanno parlato di quello che avrebbero fatto per Milano, lasciando la citta' in attesa con la promessa di risolvere il problema dell'interpretazione delle norme sull'edilizia, e invece andava solo delineandosi quella che oggi si e' mostrata alla Camera, l'ennesima farsa di una maggioranza in confusione. Milano non si prende in giro". Lo afferma in una nota Beatrice Uguccioni, capogruppo Pd al Comune di Milano, commentando lo stop alla Camera della norma cosiddetta Salva-Milano

Roggiani (Pd): "Salva-casa, un teatrino indegno"

"Sul Dl 'Salva-casa', tra un condono e l'altro, abbiamo assistito ad un teatrino indegno per le istituzioni, che certifica tutte le divisioni di una maggioranza spaccata su tutto che naviga a vista perche' e' incapace di governare. In questo caos, una Lega bugiarda prima riempie i giornali di dichiarazioni su Milano e poi non ha nemmeno il coraggio di far votare i propri emendamenti e non riesce a trovare una quadra sulle riformulazioni". Questo l'affondo della deputata dem Silvia Roggiani, segretaria del Pd lombardo.  "Dopo tutte le promesse e le dichiarazioni fatte in questi giorni, con questa farsa il partito di Salvini si copre ancor piu' di ridicolo agli occhi dei cittadini e in particolare dei milanesi".

Capelli (Pd): "Lega, su Milano zero risultati come sempre"

“Matteo Salvini ha insistito tanto sulla scellerata scelta di intitolare Malpensa a Berlusconi per spostare l’attenzione dagli altri suoi buchi nell’acqua. Perfino i suoi soci “patrioti” lo snobbano.” Così attacca anche commenta Alessandro Capelli, segretario del PD Milano Metropolitana, lo stop in Commissione Ambiente della Camera della cosiddetta norma “Salva-Milano” nel Decreto Casa, affossata dalla maggioranza.  “Per mesi - prosegue Capelli - hanno spiegato al Sindaco Sala, al centrosinistra e ai giornali cosa avrebbero fatto su Milano: risultato? Zero, come sempre. Ecco perché a Milano stravince il PD e la Lega non tocca palla. La serietà è una cosa seria.”

Quartapelle (Pd): "Pugno in faccia a Milano"

E parla di "pugno in faccia" a Milano anche la deputata dem Lia Quartapelle: "La Lega ha seguito in commissione il decreto con il viceministro Morelli. Nessuno dei due si è mosso per ascoltare e rappresentare le esigenze della città. Il resto dei partiti di maggioranza si sono accodati. Serviva fissare in modo inequivocabile l'interpretazione delle leggi urbanistiche utilizzata a Milano in coerenza con l'impianto della legislazione lombarda. Con la decisione di oggi si è deciso di generare confusione, facendo prevalere una strumentalizzazione politica sulla necessità di sgombrare il campo dalle incertezze. A Milano in questi anni l'amministrazione e i privati hanno proceduto attenendosi scrupolosamente alla legge e senza illeciti, aderendo a soluzioni condivise dal giudice amministrativo e coerenti con la tendenza legislativa volta a favorire la rigenerazione urbana. Ma a questo punto serviva una norma nazionale che superasse le incertezze e difendesse il buon lavoro fatto".

Quartapelle prosegue: "La maggioranza è stata incapace di decidere, nonostante ci fosse una proposta prospetta da ANCI e sostenuta sia da alcuni parlamentari di maggioranza che dal PD. A fare le spese di questo mancato intervento governativo, motivato più da un intento partigiano che dall'esigenza di governare le questioni insorte, saranno anche gli operatori economici della città che a fronte di un quadro normativo confuso orienteranno altrove i propri investimenti. Milano rischia il declino economico. Insieme alla nostra città, ci perde l'Italia perché gli investimenti a Milano hanno in questi anni fatto da traino per l'economia del nostro paese".

"Salva-casa", Avs: "Maggioranza nel caos"

"Maggioranza nel caos! Hanno ritirato gli emendamenti Salva-Milano all'ultimo istante pur di dare il mandato al relatore. Pazzesco. Noi ci siamo opposti da subito a quella che si sarebbe configurata come una sanatoria che interferiva con un'inchiesta in corso della magistratura, vigileremo affinche' la norma non rientri in alcun modo nel decreto legge con il suo arrivo in Aula o in altri provvedimenti, ad esempio nel Dl Infrastrutture. Sarebbe inammissibile anche sul piano procedurale". Lo affermano Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, e Devis Dori, capogruppo di Avs nella commissione Giustizia della Camera.

Piscina (Lega): "Se siamo in questa situazione è per le forzature del Comune di Milano"

“I nostri esponenti in Parlamento mi evidenziano che la partita sul salva-Milano è tutt’altro che chiusa e sarà riproposto in sede di discussione del Decreto infrastrutture perché è volontà della Lega dare supporto al mondo dell’urbanistica meneghina e ai dipendenti comunali, vittime anch’essi del danno causato dall’Amministrazione Comunale”. Così nel dibattito interviene Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano e Segretario provinciale della Lega.

“Vorrei che per una volta fosse chiaro: se siamo in questa situazione è unicamente perché il Comune ha fatto negli anni passati una evidente forzatura. Quindi le parole di Tancredi, che sicuramente subisce l’incompetenza dei suoi predecessori, mi lasciano basito. Sarebbe anche utile se il Comune comprendesse che rilanciare la palla in questo momento non giova a nessuno, ma causa il rinvio dell’approvazione di un provvedimento fondamentale per la città. Infatti, proprio stamane in sede di discussione sono state avanzate nuove richieste che dovranno essere vagliate in modo adeguato e a livelli più alti del Parlamento, non dimenticandoci che ci sono delle indagini in corso. Di sicuro in questa fase si può sanare solo il passato se tutti procedono nella stessa direzione, mentre per il futuro si dovrà attendere la nuova Legge sulla Rigenerazione urbana”.

“È comunque davvero preoccupante vedere come nella maggioranza che amministra Palazzo Marino ci siano posizioni nettamente differenti, con i Verdi che gioiscono del rinvio e singoli esponenti in disaccordo con la Giunta che silentemente festeggiano. Vorremmo capire una volta per tutte da che parte si posiziona questa maggioranza cittadina visti i continui balzelli e la mancanza di unità. Tenere i piedi in 2 scarpe non porta alcun beneficio per i milanesi e per gli investimenti nella nostra città”, conclude Piscina.