Domeniche a piedi, Squeri (FI): i benefici ambientali sono zero
L'onorevole forzista Luca Squeri contrario all'idea lanciata dall'assessore comunale all’Ambiente e al Verde di Milano, Elena Grandi
Domeniche a piedi, Squeri (FI): i benefici ambientali sono zero
Domeniche a piedi, Squeri (FI): i benefici ambientali sono zero, Reintrodurre le domeniche a piedi. Sta creando non poche polemiche l'idea lanciata dall'assessore comunale all’Ambiente e al Verde di Milano, Elena Grandi. Alcuni credevano che fosse uno di quei provvediemnti ormai superati, anche perchè da più parti negli anni sono state portate avanti tesi che avrebbero dimostrato come queste sospensioni festive non servono a nulla contro l’inquinamento. Assolutamente contrario anche l'onorevole forzista Luca Squeri. Intercettato da Affaritaliani.it Milano al suo rientro da Roma, esordisce con una citazione cinematografica (“Mi verrebbe da rispondere alla Fantozzi”, dice) per poi entrare nel merito.
Perché l'idea della domeniche a piedi a macchia di leopardo non la convince?
E' risaputo che il riscaldamento domestico inquina più del traffico. E poi dal punto di vista ambientale il beneficio sarebbe uguale a zero, perché la domenica è il giorno in cui si usa meno l'automobile.
C'entra il fatto che lei è responsabile cittadino dei benzinai?
Assolutamente no, le mie considerazioni non derivano da questo, ma da semplice buon senso. Io giro la città in bicicletta e posso affermare che in una metropoli come Milano, dal punto di vista generale, meno traffico c'è e meglio è. Ma bisogna farlo in maniera intelligente, non raffazzonata con iniziative di questo tipo che sul miglioramento dell'aria avrebbero impatto zero.
Dal Comune dicono che l'iniziativa delle domeniche a piedi favorirebbe la socialità, tanto che la stessa assessore Grandi ha specificato che “non riducono in un giorno le polveri sottili ma hanno la funzione di trasformare la visione della città”. Attribuiscono un valore di socialità.
Che il comune diventi organo educativo dei cittadini mi sembra veramente eccessivo, ci sono ben altri temi su cui educare. Dal punto di vista della socialità incentiviamo le iniziative di quartiere, quelle sì spingono a far sì che una certa zona sia vissuta in maniera diversa.
E sulla “funzione di trasformare la visione della città”?
Faccio a questo punto un ragionamento politico: è tipico della sinistra obbligare, vietare, vincolare, se vuoi far sì che ci sia una situazione particolare dal punto di vista del vissuto di un quartiere devi incentivare, devi organizzare, devi proporre. No, le domeniche a piedi è un'idea che non mi entusiasma per nulla.