Ecco perché l'affare dello Scalo Farini mette a rischio Palenzona in Cdp

Un guazzabuglio nel quale l'unica certezza è che gli attuali vertici di Cdp dovrebbero menare le tolle poiché ampiamente sgraditi alla maggioranza di governo

Fabio Massa
Milano

Ecco perché l'affare dello Scalo Farini mette a rischio Palenzona in Cdp.  Inside

L'effetto farfalla è quella teoria per cui "lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza". Usando le parole di Alan Touring, si potrebbe parlare anche delle dinamiche del potere. A volte uno sviluppo immobiliare può mettere in pericolo una nomina, o forse no. Uscendo dal criptico, la notizia che Coima ha perso lo Scalo Farini a favore di Hines è il battito d'ali della farfalla, l'elettrone che si sposta di un miliardesimo di centimetro. Perché a leggere la vicenda con uno sguardo più ampio non si può non sapere che Coima vuol dire Banca Intesa, e Hines vuol dire Prelios e vuol dire Unicredit. I due colossi bancari e immobiliari, divisi in cordate, avevano fissato una sorta di "pax" a giugno. Una pax che conveniva a tutti. Da una parte a Coima, che poteva legittimamente aspirare a vincere lo Scalo Farini, e che si era presa la patata bollente di MilanoSesto proprio per costruire una partnership robusta con Banca Intesa, finalizzata alla conquista appunto dello Scalo Farini. Sia detto fuori dai denti: quello era l'obiettivo e su quello era stato costruito sia il patto di ferro Catella-Intesa, sia la pax con Unicredit e Hines, e dunque Prelios e dunque Fabrizio Palenzona.

La pax è rotta o no  tra i due colossi bancari e immobiliari?

Invece niente: uova rotte nel paniere. Perché ha vinto Hines, e dunque Unicredit, e dunque Palenzona. Ora la domanda è se la pax è rotta oppure no. Perché se così fosse, battiti di farfalla e rullo di tamburi, i bene informati raccontano ad Affaritaliani.it Milano che potrebbe essere in discussione addirittura la presidenza di Cdp che Palenzona sente di avere in pugno. Del resto, con l'appoggio di Fondazione Crt e la pace con Banca Intesa, che vuol dire Fondazione Cariplo, il ruolo di numero uno della cassaforte delle partecipazioni pubbliche, che spetta alle fondazioni bancarie (l'ad invece lo decide il governo), pareva blindato. Ma la pace con Banca Intesa potrebbe non esserci più, e così l'appoggio di Fondazione Cariplo. Insomma, un gran guazzabuglio nel quale l'unica certezza è che gli attuali vertici di Cdp dovrebbero menare le tolle poiché ampiamente sgraditi alla nuova maggioranza di governo. Ma sul fatto che la presidenza vada a Palenzona, su quello c'è più di un dubbio. Tutto per colpa di qualche grattacielo...

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