Ecco perché il Manzoni fa bene ad occupare. Il commento di un manzoniano doc

Gli studenti del liceo Manzoni di Milano occupano l'istituto per protestare contro la vittoria del centrodestra. Non è giusto, ma fanno bene

di Fabio Massa
Liceo Manzoni occupato (Instagram)
Milano
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Ecco perché il Manzoni fa bene ad occupare. Il commento di un manzoniano doc

A Milano, al liceo classico Manzoni, alcuni studenti (alcuni perché la maggioranza non c'è mai in queste cose) hanno deciso di occupare la scuola per contestare il risultato delle elezioni. Messa così è una cosa da roncolate in testa. Che cavolo vuol dire non fare lezione per contestare il risultato di un voto democratico? Ma siete pazzi?

Io sono un ex manzoniano. La prima manifestazione che abbiamo fatto, ormai qualche decade fa, era per contestare gli esperimenti nucleari nelle isole Mururoa da parte dell'allora presidente francese Chirac. Anche allora si diceva: che cavolo vuol dire non fare lezione per contestare la scelta di un presidente di uno stato straniero riguardante isole dall'altra parte del mondo?

Giusto manifestare contro il risultato delle elezioni? No. Ma fanno bene lo stesso

Io sono un ex manzoniano, e dico con orgoglio - sebbene non possa essere tacciato di simpatie "comuniste" - che quando gli studenti del Manzoni ritengono che qualcosa sia errato, fanno sentire la loro voce. Certo, alcuni di quelli che manifestano, o occupano, o fanno autogestione, lo fanno perché non hanno voglia di studiare e se ne stanno a casa. Ma io ricordo i laboratori di cinema, le lezioni con esperti, gli approfondimenti. Ora: è giusto manifestare contro il risultato delle elezioni? No. E' giusto manifestare contro la decisione di un capo di stato estero? No. E' utile, soprattutto? Assolutamente no.

Ma se leviamo alle nuove generazioni non solo gli strumenti, ma anche la voglia di sedersi in palestra e dibattere, di prendere il microfono e atteggiarsi un po' da adulti, di provare a combattere anche per cause sbagliate o che noi adulti riteniamo siano sbagliate, allora non abbiamo capito niente. Non ci sarebbe oggi nessun leader politico se a scuola non si provasse a fare politica, non ci sarebbe oggi un pensiero critico, non ci sarebbe una vocazione ambientale, noi stessi non saremmo quello che siamo se fossimo tutti cresciuti in collegi svizzeri ordinati nei quali ognuno fa quello che gli viene detto.

Quindi sì: i manzoniani forse sbagliano. Ma ci stanno dicendo che gliene frega qualcosa. E noi per questo dovremmo applaudirli, non demonizzarli.

fabio.massa@affaritaliani.it