Eitan: gip, da nonno mancanza di pietà per il bimbo

Secondo il gip di Pavia Eitan è stato "trattato dal nonno come un oggetto da trasbordare"

Milano
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Eitan nel bel mezzo di una diatriba familiare

Da parte del nonno Shmuel Peleg c'e' stata "una mancanza di discernimento e di pieta'" nei confronti di Eitan. Lo scrive il gip di Pavia, Pasquale Villani, nel provvedimento, letto dall'AGI, nei confronti dei due presunti responsabili del rapimento di Eitan, Shmuel Peleg e Gabriel Abutbul Alon.

Nella "diatriba familiare", prosegue il magistrato, "e' mancato di sovente perfino il pudore nell'argomentazione giuridica da parte degli operatori che assistevano l'indagato". L'ordinanza "deve valere a ristabilire un minimo senso delle cose e, se si vuole, di diritto, in una vicenda giudiziaria nella quale l'uno e l'altro sembrano essere stati smarriti di sovente".

Gip: il nonno ha trattato Eitan come un oggetto

Il piccolo Eitan e' stato "trattato dal nonno come un oggetto da trasbordare", scrive il gip di Pavia nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di Shmuel Peleg e di Gabriel Abutbul Alon. Il bambino era invece "una persona in condizioni di indicibile fragilita', non per la tenera eta', ma per gli eventi tragici occorsigli".

Incolumità della zia di Eitan a rischio

Il "contegno di Shmuel Peleg cosi' furentemente ostile" nei confronti di Aya "fa temere anche iniziative di attentato alla stessa incolumita' personale della tutrice", scrive il gip di Pavia nell'ordinanza cautelare a carico del nonno di Eitan aggiungendo che l'uomo "appare ormai determinato, come del resto ha gia' fatto, a ricorrere a ogni sorta di illecito anche di natura penale pur di perseguire le mire apertamente dichiarate"