Eitan: respinto l'appello di Peleg, tornerà in Italia con la zia
Scarcerato con obbligo di firma l'autista che ha aiutato il nonno di Eitan a portarlo a Tel Aviv
Eitan: dovra' rientrare in Italia entro due settimane
Eitan Biran dovra' rientrare in Italia insieme alla zia paterna Aya Biran entro due settimane. Lo ha stabilito la magistratura israeliana respingendo l'appello presentato dal nonno del bimbo, Shmuel Peleg. Il bimbo di 6 anni e' l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone nella quale sono morti i genitori e il fratellino; e' finito al centro di una disputa legale per la sua custodia.
Eitan: giudici, sua residenza e' Italia dove ha sempre vissuto
La residenza di Eitan Biran e' "l'Italia dove ha vissuto quasi tutta la sua vita". E' quanto sostenuto dai magistrati della Corte Suprema israeliana. Il nonno materno Shmuel Peleg "non ha fornito una base fattuale che faccia temere che il ritorno in Italia posso causare al minore danni psicologi o fisici", si legge nella sentenza, che ne ordina il rientro in Italia entro due settimane.
Eitan: scarcerato a Cipro con obbligo di firma l'autista del nonno
E' stato scarcerato a Cipro e si trova a casa con l'obbligo di firma, Gabriel Alon Abutul, autista che con il nonno materno Shmuel Peleg ha portato Eitan la sera del 11 settembre a Lugano per imbarcarsi verso Tel Aviv. L'uomo, rintracciato e bloccato sull'isola cipriota lo scorso 25 novembre sulla base di un mandato d'arrestato europeo, e' in attesa di una nuova udienza prevista per il prossimo 2 dicembre a Cipro che dovra' decidere sulla richiesta di estradizione in Italia, la cui procedura - da quanto appreso - si deve concludere entro 60 giorni con un'ulteriore eventuale proroga di 30 giorni.
Eitan: Aya Biran, sentenza "corretta moralmente e legalmente"
La sentenza della magistratura israeliana a favore del rientro in Italia di Eitan Biran e' "legalmente, moralmente e umanamente corretta": e' il commento dei legali della zia paterna Aya Biran, Shmuel Moran e Avi Chimi.
Eitan: Peleg, Israele lo ha abbandonato in terra straniera
"Lo Stato d'Israele ha rinunciato a un bimbo ebreo indifeso e un cittadino israeliano senza che la sua voce venisse ascoltata, lasciandolo in terra straniera, lontano dalle sue radici, dalla sua amata famiglia e dal posto dove sono sepolti i suoi genitori e il fratello". E' il commento della famiglia Peleg di fronte alla sentenza della Corte Suprema che ha respinto il ricorso dei nonni materni e ha stabilito il ritorno in Italia di Eitan Biran.