Elezioni, Pastorella (Azione): "Il Terzo Polo sosterrà convintamente Sala"

" Non prevedo di dimettermi perché uno dei problemi della politica odierna è lo scollamento con il territorio"

di di Fabio Massa
Giulia Pastorella
Milano
Condividi su:

Giulia Pastorella l'ultima campagna elettorale - quella che l'ha portata a entrare in consiglio comunale con "I Riformisti" (ovvero l'embrione dell'attuale Terzo Polo) - l'ha fatta con la panciona: "Ora mia figlia ha un anno", racconta. Candidata per la formazione di Calenda nei collegi Uninominale U09 Milano Centro e nel plurinominale Lombardia 1.01 Milano Ovest, spiega ad Affaritaliani.it: "E' un onore poter correre due volte, prima per il Comune poi per la Camera. Però purtroppo così presto..."

In che senso "purtroppo"?
Nel senso che avrei voluto correre più in là nel tempo perché avrebbe voluto dire che Mario Draghi avrebbe continuato a servire il Paese come presidente del consiglio. Purtroppo qualcuno l'ha fatto cadere e non sarà così. Detto questo partecipare alle elezioni è un onore per chi corre. E sarebbe per me un onore stare anche a Roma oltre che a Milano.

Anche a Roma... Vuol dire che in caso di elezione non si dimetterà da consigliera?
Precisamente. Non prevedo di dimettermi perché uno dei problemi della politica odierna è lo scollamento con il territorio. Attenzione: rimanere in consiglio non vuol dire accumulare cariche, ma riuscire a rimanere connessi con Milano.

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori dice di temere il fatto che il Terzo Polo vada da solo anche alle Regionali.


Bisogna tenere presente lo scenario. L'idea di base è che il Terzo Polo sia riconoscibile, identificabile. Se poi questo avverrà con una candidatura comune con la sinistra o da soli è da vedere. Una cosa però è certa: dopo queste elezioni ci sarà un Terzo Polo misurato, identificabile, chiaramente riconoscibile. Certo le Regionali hanno altre logiche, ma se queste elezioni andranno bene la corsa solitaria sarà una opzione da considerare.

Che conseguenze potrebbe avere un Terzo Polo da solo rispetto al centrosinistra sulla maggioranza del consiglio comunale di Milano?
Nessuna conseguenza. La maggioranza di Milano è stata costruita a supporto di un candidato unitario, che è in sella e sta governando. Il sindaco Sala e la giunta ci rappresentano, abbiamo anche una nostra espressione nella squadra di governo. Il nostro supporto rimane invariato e così il nostro atteggiamento: leale ma quando è necessario anche critico.

fabio.massa@affaritaliani.it