Europee, il disastro Elly Schlein sulle liste del Nord Ovest. Commento

Pd, che errore candidature Zan a Nord Est e Nord Ovest: pesterà i piedi sia a Strada che a Romano. Ma da sempre Milano ha dovuto sopportare di tutto e di più...

di Fabio Massa
Elly Schlein
Milano

Europee, il disastro Elly Schlein sulle liste del Nord Ovest

Un disastro. Così si può definire quanto ha fatto Elly Schlein sulle liste per le Europee. Beninteso: ogni volta il Nord, e Milano!, ha dovuto sopportare di tutto di più. Paracadutati, ogni volta. Ogni volta scelte identitarie più che territoriali. Il motivo è semplice: qui, sotto la Madonnina, ci sono i voti di centrosinistra. Ma questa volta, tra tutte le volte, Elly è riuscita a fare un capolavoro all'inverso. Primo errore: Alessandro Zan. Lo candida a Nord Est e Nord Ovest, così suddivide i voti sia a Nord Est che a Nord Ovest. Pesta i piedi, visto che la mattonella è la stessa, a Cecilia Strada. Pesta i piedi pure a Monica J. Romano, consigliera comunale di Milano,  simbolo della comunità Lgbtq+ (stessa piastrella su cui ballare di Zan e Strada). E in più la Romano pesta i piedi a Pierfrancesco Maran. Non per la "corrente" ma per motivi territoriali: entrambi appartengono al consiglio comunale di Milano.

Europee, le altre candidature milanesi

Giustissime le candidature di Brando Benifei, Giorgio Gori e Irene Tinagli. Tra questi ultimi sarà un derby tra riformisti, ma lo sapevano, sono un ticket, e quindi no problem. Infine, ultimo errore, non ha inserito Patrizia Toia nelle liste. Perché? Perché non ha ancora deciso sull'eventuale seconda deroga. E così, di fatto, crea un caso rispetto a una esponente che da sempre porta valanghe di voti al partito. Completano il quadro dei milanesi Emanuele Fiano e Fabio Pizzul. Quest'ultimo è l'alfiere del mondo cattolico. Si muove sottotraccia, tra oratori e sagrestie. Fino ad oggi gli ha portato assai bene. Vedremo.

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