Europee, Zambelli (Forza Italia): “Bloccare l'ideologia di questa sinistra"

L'europarlamentare Stefania Zambelli è in corsa con Forza Italia nel Nord-Ovest per un secondo mandato a Bruxelles. L'intervista

Nicolò Rubeis
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Milano

Europee, Zambelli (Forza Italia): “Bloccare l'ideologia di questa sinistra"

"In Europa vanno mandate persone preparate che sono sul pezzo. In questi cinque anni ho il 100% di presenze nei voti in plenaria. Questo è il mio biglietto da visita". L'europarlamentare Stefania Zambelli è in corsa con Forza Italia nel Nord-Ovest per un secondo mandato a Bruxelles. In questi anni è stata relatrice della quarta revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni, che mirava a migliorare la protezione delle condizioni di salute dei lavoratori. Ed essendo stata in chemioterapia è riuscita ad inserire nel report anche i medicinali pericolosi. "Dobbiamo invertire la rotta sulle politiche green. Non sempre si riesce a bloccare l'ideologia di questa sinistra" aggiunge Zambelli. L'auspicio è che "cambino gli equilibri" e che Forza Italia "faccia un ottimo risultato". La scelta di candidarsi con gli azzurri arriva dopo una lunga militanza con la Lega: "Mi chiamò personalmente Silvio Berlusconi. In questi anni, poi, ho avuto modo di stare a contatto con Antonio Tajani. Volevo un leader moderato e sempre presente come lui".

Zambelli, che sensazioni sente attorno a Forza Italia?
Vedo tanto entusiasmo, quando facciamo gli eventi sul territorio sono sempre pieni di persone. Tajani ha una grande esperienza europea ed è vicepresidente del Ppe, il partito più grande e antico del Parlamento e l'unico che in questi cinque anni ha cercato di contrastare l'ideologia della sinistra. Ero in Lega quando mi chiamò direttamente Silvio Berlusconi che mi voleva nella squadra. Mi hanno presa tutti per pazza perché sembrava un partito morto. Poi in questi anni sono stata a stretto contatto con Tajani e ho fatto questo passaggio perché credo tantissimo in un leader come lui, che ti supporta nel lavoro che fai e ti dà tanta sicurezza.

Il Ppe è anche il partito che dà le carte in Europa. Si riesce a trasmettere questo concetto agli elettori?
Quando parliamo di voto utile ci riferiamo proprio a questo. Per la tutela dei nostri territori è fondamentale essere in un partito che conta. La Lega, che aveva dei parlamentari bravissimi, per quattro anni non ha toccato palla. Un cittadino deve sapere che, se vota Forza Italia, vota dei parlamentari che staranno nel partito più importante e questa è una tutela per tutto il Paese.

In questi cinque anni è stata piuttosto attiva...
Ho promosso, da prima firmataria, la risoluzione per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei vigili del fuoco e sono stata da poco inserita tra i dieci eurodeputati più influenti in materia di Occupazione e Affari Sociali al Parlamento Europeo, l’unica italiana presente in lista. Nel 2019, subito dopo aver firmato le liste, mi trovarono un terzo tumore e iniziai la chemioterapia. Dopo essere stata eletta mi sono chiesta cosa potessi fare per ringraziare chi mi aveva votato.

E?
Il minimo è andare sempre a lavorare. Non a caso sono una delle pochissime eurodeputate che ha il 100% di presenze in Aula e in commissione. Ho seminato tanto e mi piacerebbe portare la crescita di questa pianta nei prossimi cinque anni. Ci sono direttive che non abbiamo votato come quella sulla casa green o sulle macchine elettriche. Dobbiamo contrastare queste politiche.

Ci faccia qualche esempio.
Pensiamo al dramma dell'auto elettrica. Tutte le aziende che producono pezzi di ricambio dovranno adeguarsi e riconvertire l'azienda. Noi vogliamo tutelare le nostre imprese. La sinistra ha votato la legge sul ripristino della natura che ha messo in ginocchio gli agricoltori e hanno esultato come se avessero vinto i Mondiali...