Fine vita: via libera a un caso di suicidio assistito in Lombardia
L'appello dell'Associazione Luca Coscioni alla politica: approvare subito la legge 'Liberi Subito' per garantire tempi certi e diritti ai pazienti
Fine vita: via libera a un caso di suicidio assistito in Lombardia
In Lombardia è stato dato il via libera a un nuovo caso di suicidio assistito per un malato irreversibile, il decimo in Italia. Dopo sei mesi di verifiche, il paziente ha ottenuto la conferma di possedere i requisiti stabiliti dalla sentenza Cappato. Attualmente, si sta procedendo con l'individuazione del farmaco e con le modalità per l'autosomministrazione, secondo quanto comunicato dall'Associazione Luca Coscioni. Tuttavia, l’associazione sottolinea che non esistono ancora regolamenti che garantiscano tempi certi per completare le verifiche.
Un futuro incerto per la legge 'Liberi Subito'
Mentre la vicenda di questo caso di suicidio assistito si sviluppa, l'Associazione Luca Coscioni solleva un importante appello alla politica locale. La proposta di legge popolare "Liberi Subito", che mira a garantire maggiore certezza nei tempi e nelle modalità di risposta per i pazienti, potrebbe essere approvata dal Consiglio regionale nei prossimi giorni. Tuttavia, l'associazione denuncia che una parte della maggioranza regionale sembra intenzionata a bloccare la legge senza discussione, sollevando una pretestuosa pregiudiziale di costituzionalità. Questo potrebbe impedire un passo decisivo verso il rispetto dei diritti dei pazienti in Lombardia.
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