FdI, fondi neri in campagna elettorale: la Procura milanese apre un fascicolo

Europa Verde fa un esposto alla Procura di Milano dopo l'inchiesta di Fanpage sulla campagna elettorale "in black" di Fdi a Milano. E si apre un fascicolo

Milano
Condividi su:

Fondi neri Fdi, La Procura di Milano apre un fascicolo

La procura di Milano ha aperto un fascicolo su presunti finanziamenti illeciti e riciclaggio di denaro che emergerebbero da un'inchiesta realizzata da Fanpage con al centro il capodelegazione di FdI a Bruxelles Carlo Fidanza.

La Procura valuta anche l'apologia di fascismo

La procura di Milano sarebbe intenzionata ad acquisire presto l'intero girato dell'inchiesta fatta da Fanpage sui finanziamenti della campagna elettorale milanese di Fratelli d'Italia che coinvolge Carlo Fidanza (auto sospeso) e altre personalità note come la candidata Chiara Valcepina. Secondo indiscrezioni ci potrebbe essere un altro profilo sotto la lente dei magistrati milanesi ossia apologia di fascismo, in riferimento ad alcune frasi e gesti mostrate nel video.

L'esposto di Europa Verde: "Chiarezza sulle lavatrici del partito"

Questa mattina era stata Europa Verde a depositare un esposto: "L’inchiesta di Fan Page sulla campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano e’ sconvolgente. Nel servizio il parlamentare europeo di FDI Carlo Fidanza chiede, ad un giornalista infiltrato da imprenditore il finanziamento per campagna elettorale in 'Black’, cioè in nero, mentre Roberto Jonghi Lavarini detto il Barone Nero, coordinatore della campagna elettorale di Fdi a Milano, spiega che attraverso dei loro commercialisti hanno delle 'lavatrici' per rendere puliti i soldi versati in nero. Il Barone Nero spiega sempre all’imprenditore che il sistema lavatrici loro lo hanno usato in altre circostanze elettorali." Cosí in una nota i co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi.

"Se l'inchiesta venisse confermata, - prosegue la nota - questo si chiama riciclaggio ed e’ inaccettabile che questi signori rimangano al loro posto un minuto di più. Per questa ragione questa mattina abbiamo inviato alla procura di Milano un esposto con il quale chiediamo l'apertura di un’inchiesta per accertare i fatti esposti nel servizio di Fan Page e nel caso adottare i provvedimenti necessari. Il sistema delle lavatrici di cui ha parlato il Barone Nero potrebbe aver consentito anche il riciclaggio di denaro sporco di dubbia provenienza, e questo e’ un fatto che va immediatamente accertato."

"Europa Verde esprime inoltre la solidarietà al giornalista de La Repubblica Paolo Berizzi, che e’ sotto scorta per le minacce di morte da parte dei movimenti nazi-fascisti, deriso dall’europarlamentare Carlo Fidanza." Concludono Bonelli ed Evi.

Roggiani (PD): ci hanno accusato di usare bandiera dell'antifascismo, avevamo ragione

"Quello che emerge dall'inchiesta di Fanpage.it - scrive sui social Silvia Roggiani, segretaria dem a Milano, raccontato ieri anche dalla trasmissione Piazza Pulita, fotografa un quadro inquietante e pericoloso su cosa sia il partito della Meloni e sulla galassia nera che gli gravita attorno. Mentre l'europarlamentare Fidanza spiega come "lavare" i fondi destinati al finanziamento della campagna di Milano, il barone nero Jonghi Lavarini, condannato per apologia di fascismo, lo stesso che qualche giorno fa ha aggredito un nostro volontario, è il tramite all'interno di un torbido sottobosco fatto di ingerenze che arrivano da Mosca e dalla galassia fascista. Parliamo di candidati al Consiglio comunale di Milano che si ritrovano tra saluti romani a inneggiare apertamente a Hitler e agli episodi che hanno scatenato il progetto antisemita, e tra le risate non si fanno neppure mancare il razzismo, con i progetti su come far affondare i barconi dei migranti."

"Al di là delle responsabilità penali che spetta indagare alla magistratura, è evidente un fatto: ci hanno accusato di usare l'antifascismo come fosse una bandierina e invece avevamo ragione. I fatti oggi confermano le nostre preoccupazioni e convinzioni. Confermano che facevamo bene a chiedere spiegazioni a Luca Bernardo, sulle sue posizioni in merito a certi personaggi, come Chiara Valcepina la cui candidatura è assolutamente inaccettabile nella Milano medaglia d'Oro alla Resistenza, invitandolo a dichiararsi apertamente antifascista e rinunciare al sostegno dell'estrema destra. Una chiarezza e una trasparenza che sono finora mancati da parte di un candidato sindaco che ha preferito sempre giocare sul filo dell'ambiguità", aggiunge Roggiani.

"Le parole e le immagini disgustose che abbiamo ascoltato e visto parlano chiaro: Fidanza faccia un passo indietro e si dimetta dalle sue cariche. Chi calpesta i valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione non è degno di rappresentare i cittadini e ricoprire incarichi istituzionali. Tutta la nostra solidarietà e pieno sostegno al giornalista Paolo Berizzi", conclude Roggiani.

FdI: M5s Europa, Fidanza si dimetta per ridare dignita' politica

"L'inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera a Milano mostra una realta' agghiacciante. Fratelli d'Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista". Lo scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo. "Inoltre, i trucchetti su come finanziare illegalmente la campagna elettorale di Fratelli d'Italia, svelati dalle parole stesse di Carlo Fidanza capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, rappresentano una vecchia degenerazione della politica figlia di un'epoca buia della nostra Repubblica che i cittadini pensavano di essersi messi alle spalle", aggiunge. "Per restituire dignita' alla politica le dimissioni di Fidanza sono un atto dovuto e necessario. Giorgia Meloni non minimizzi ma le pretenda", scrive ancora la delegazione cinquestelle. 

Maran: "Vanno tenuti lontani dalle istituzioni con una valanga di voti"

"La Meloni dice che non può sapere cosa fa Fidanza con le lavatrici fiscali per finanziamenti in nero (fanno politica insieme da 25 anni, dalle giovanili). Ok ma quindi ora che lo sa lo espelle o no?". Così sui social l'assessore all'Urbanistica e capolista Pd alla comunali Pierfrancesco Maran. "Che quelli di Fratelli d'Italia fossero fascistelli ripuliti nel linguaggio quando vanno in tv dovrebbe essere ben noto. Meno noto è quanto emerge in questa inchiesta andata in onda ieri sera su La7: la disinvoltura con cui propongono fondi neri per finanziare le loro politiche. - spiega Maran -Abbiamo tenuto per dieci anni questa gente fuori da Palazzo Marino e Milano è cresciuta così tanto anche perché l'onestà è un prerequisito per una comunità che funziona, nella quale investire. Immaginate cosa potrebbero fare se, ad esempio, le pratiche edilizie passassero da un loro si o un loro no. A Fidanza, Jonghi Lavarini, Valcepina e le loro lavatrici per fondi black dovrà pensare la magistratura, suppongo. A tenerli lontani dalle istituzioni però ci dovete pensare voi con una valanga di voti", conclude l'assessore.