Francesco, Fontana ricorda l'incontro dopo la pandemia: "Ci disse che la Lombardia era stata una colonna per il Paese"

Il ricordo di Milano e della Lombardia. Delpini alla messa in suffragio in Duomo: "Immenso impatto emotivo. Il papa ha invocato ostinatamente la pace"

di redazione

Attilio Fontana e papa Francesco

Milano

Francesco, Fontana ricorda l'incontro dopo la pandemia: "Ci disse che la Lombardia era stata una colonna per il Paese"

"Ricordo molto bene quel giorno. Papa Francesco volle dedicare un momento alla Lombardia. Voleva ascoltarci e capire cosa avessimo vissuto in quei periodi terribili. Fu un incontro cordiale dove mi colpì la sua empatia e gentilezza. Al termine dell’udienza ci disse: 'Siete stati una delle colonne portanti dell’intero Paese. A voi e ai vostri colleghi di tutta Italia vanno la mia stima e il mio grazie sincero’”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ripercorre l’udienza a Roma del 20 giugno 2020, a pochi mesi dalla fine della prima ondata pandemica, con Papa Francesco. Il Santo Padre ricevette, oltre al presidente della Regione, medici, infermieri, volontari, alpini, operatori della Protezione civile e rappresentanti del mondo sanitario.

“Persone – spiega Fontana - che avevano dato tutto, senza risparmiarsi, nei giorni più duri”. “Il Santo Padre – conclude il governatore - fu vicino a tutta la comunità lombarda, mentre molti altri non persero occasione per attaccarci e strumentalizzare. Le sue parole furono una vera fonte di forza, che ci aiutò a proseguire il lavoro con determinazione, lasciandoci alle spalle polemiche sterili”.


Delpini: "La scomparsa di Francesco ha suscitato un immenso impatto emotivo"

L'arcivescovo milanese Mario Delpini ha oggi tenuto il Duomo la messa in suffragio per la morte del pontefice. Un evento che "ha suscitato un immenso impatto emotivo, con molti discorsi, e analisi, confidenze di esperienza". "In questi giorni grazie agli strumenti media sono arrivate a tutti noi parole, immagini e riflessioni - ha aggiunto -. Questa sera noi non siamo qui per una commemorazione, per una rievocazione della figura e del pontificato di Papa Francesco ma siamo qui per mettere in pratica la parola che credo il Papa ha ripetuto più spesso, cioè 'pregate per me, ricordatevi di pregare per me'". "Noi siamo qui questa sera a pregare per Papa Francesco - ha concluso -, a celebrare la Pasqua che Papa Francesco ha celebrato domenica e ha compiuto lunedì".

Delpini: "Francesco ha invocato ostinatamente e inutilmente la pace"

Papa Francesco "ha invocato ostinatamente e, a quanto pare, inutilmente la pace". Delpini ha ricordato lo sforzo che ha accompagnato tutto il Pontificato del Santo Padre. Un intervento focalizzato sulla figura del "cristiano che ha fatto Pasqua" e che, per questo, "va dappertutto", porta "gioia" e "speranza" ma anche "disturba" perche', tra le altre cose, "prende la parola quando non e' autorizzato dalle autorita' precostituite" e "porta un messaggio sconcertante". "Di Papa Francesco si dice molto in questi giorni - ha detto monsignor Delpini - si analizzano gli aspetti complessi del suo ministero ma semplicemente si puo' dire che e' un cristiano che ha fatto Pasqua". Delpini ha sottolineato della sua figura che "si e' fatto voce di coloro che non hanno voce, che ha invocato ostinatamente e a quanto pare inutilmente la pace, che e' stato fastidioso e irritante, come e' il cristiano che ha fatto Pasqua. In nome del Vangelo, ha proposto uno stile di vita e di attenzione ai piu' poveri e un doveroso cammino di conversione. Cosi' sono i cristiani che fanno Pasqua: lieti, timorosi, zelanti e irritanti"

Sala: "Credo che Francesco abbia riconosciuto l'affetto di Milano"

Questo il ricordo del sindaco di Milano Beppe Sala: "Io ho avuto l'occasione di incontrare Papa Francesco due volte, una volta a Expo e l'altra quando è venuto a Milano, gli dobbiamo riconoscenza perché è stato un momento anche di gioia collettiva. E credo che anche lui con la sua parola abbia riconosciuto l'affetto di questa città". "È sempre stato una guida, come ha detto anche l'arcivescovo, poi si sprecheranno parole e opinioni. A mio modesto parere credo che abbia interpretato il momento storico - ha aggiunto -. Oggi un Papa non può fermare una guerra; probabilmente fa fatica anche a farsi ascoltare dai potenti. Cosa deve fare? Quello che ha fatto Francesco, cioè parlare alla gente. Quindi da una leadership politica passare a una leadership morale. È esattamente quello che ha fatto". "A mio giudizio è stato bravissimo nel comprendere i tempi e nel comportarsi di conseguenza. Spero che questo sia un insegnamento che rimanga - ha concluso - . Dobbiamo fare tutto il possibile perché l'insegnamento rimanga in questa città".

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