Furti nelle banche dati, il gip: "Pazzali, posizione di sola rappresentanza in Equalize"

Centinaia di accessi abusivi alle banche dati per attività di dossieraggio, il ruolo di Carmine Gallo e degli altri arrestati. Anche Arpe e Del Vecchio jr tra gli indagati

di redazione
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Milano

Furti nelle banche dati, il gip: "Pazzali,  posizione di sola rappresentanza in Equalize"

Il presidente di Equalize, Enrico Pazzali, "risulta dall'indagine" della Dda e dalla Pna, limitarsi di fatto, "a rivestire una posizione sostanzialmente di rappresentanza nella Equalize, rimettendo pero' interamente" all'amministratore delegato ed ex poliziotto Carmine Gallo e altri "la concreta operativita' della societa' stessa, e finendo per dipendere egli stesso sia da loro, anche per poter fruire, egli per primo, dei servizi della societa', e ottenere informazioni su persone di suo interesse" Lo sottolinea il gip di Milano, Fabrizio Filice, nell'ordinanza respingendo la richiesta di misure cautelari per il manager e anche presidente di Fondazione Fiera Milano. "Come si e' visto, e' in atto una vera e propria strategia concordata dai quattro indagati principali per estromettere sempre di piu' Pazzali da possibili ingerenze nell'attivita' sociale, per tenerlo all'oscuro delle reali potenzialita' e meccanismi che la societa' utilizza, e anche per rifiutare le sue richieste di ricevere informazioni gratuitamente".

Centinaia di accessi abusivi allo Sdi ed altri sistemi

Più in generale, gli elementi dell'inchiesta congiunta della Dda di Milano e della Procura nazionale antimafia, condotta dai carabinieri di Varese, "restituiscono la prova provata, tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e, soprattutto, tramite intercettazioni telematiche () che sono stati effettuati, nel corso delle indagini, centinaia di accessi abusivi al predetto sistema (lo Sdi, ndr) e agli altri sistemi protetti da parte degli indagati". E' quanto contenuto nell'ordinanza di misure cautelari nei confronti di Carmine Gallo, Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli. "Sul versante di Equalize", gli arrestati, con le accuse di associazione per delinquere finalizzate alla commissione di reati informatici e di corruzione, "sono gli assoluti protagonisti operativi dell'organizzazione in questione" che hanno rapporti con il poliziotto Marco Malerba e il finanziere Giuliano Schiano, entrambi sottoposti alla misura interdittiva della sospensione dal servizio per 6 mesi, che, a loro volta, "hanno eseguito un rilevante numero di accessi abusivi 'a richiesta' dei predetti Gallo, Calamucci, Camponovo e Cornelli". Ovvero i "pubblici ufficiali", cioè gli appartenenti alle forze dell'ordine coinvolti, ad avere "le credenziali per l'accesso" alle banche dati strategiche.

Come riferisce Ansa, sono "alcune decine" gli indagati nell'inchiesta milanese su un presunto dossieraggio su larga scala, soprattutto nel mondo della imprenditoria e della finanza. L'inchiesta, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, è iniziata "nel 2022" e ha messo in luce una "articolata rete di persone che per finalità di profitto e altra natura ha acquisito e prelevato dati" soprattutto dallo Sdi, ossia la banca dati interforze su precedenti di polizia. Tra i reati contestati, oltre a quelli già emersi, ci sono anche la "detenzione e installazione di apparecchiature" per intercettazioni abusive e il "favoreggiamento personale".

Anche Arpe e Del Vecchio jr tra gli indagati
 


L'organizzazione, è stato chiarito, voleva "realizzare su mandato specifico di clienti", tra cui "importanti imprese italiane ed estere", dossier, report, che "a volte venivano camuffati da notizie giornalistiche per nascondere l'origine" illecita del prelevamento di quelle informazioni riservate. Per Viola si può "parlare di un gruppo di hacker", che aveva "apparati molto sofisticati". Tra gli indagati figurano anche i clienti dei report commissionati, accusati di concorso in accesso abusivo a sistema informatico, come Leonardo Maria Del Vecchio e Matteo Arpe.

 

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