Garlasco, concessa la semilibertà a Stasi. La madre di Chiara: "Spero di non incontrarlo mai"

Nonostante l'intervista non concordata andata in onda alle "Iene", i giudici della Sorveglianza di Milano hanno concesso la semilibertà ad Alberto Stasi

di redazione

Alberto Stasi durante l'intervista alle Iene

Milano

I giudici della Sorveglianza di Milano hanno concesso la semiliberta' ad Alberto Stasi

I giudici della Sorveglianza di Milano hanno accolto la richiesta dei legali di Alberto Stasi di dare la semiliberta' a Stasi, condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco. La Procura Generale aveva dato parere negativo perche' Stasi aveva rilasciato un'intervista alle 'Iene' nei giorni scorsi in permesso premio dal carcere di Bollate e non avrebbe chiesto un'autorizzazione specifica per il colloquio mandato in onda in tv. 

La difesa di Stasi, con gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, aveva tuttavia prodotto un carteggio del direttore del carcere, il dottor Leggieri, in cui si legge che "non si sono rilevate infrazioni alle prescrizioni". La decisione del tribunale di Sorveglianza ha tenuto conto del comportamento carcerario di Stasi, delle relazioni degli educatori del penitenziario e dell'attività lavorativa svolta all'esterno in regime di articoli 21 e autorizzata dal carcere.

La madre di Chiara Poggi: "Speriamo di non incontrarlo mai"

La madre di Chiara Poggi, Rita Preda, ha telegraficamente commentato con Ansa: "L'abbiamo saputo poco fa. Proviamo solo, ancora una volta, tanta amarezza. Speriamo solo di non incontrarlo mai".

Le parole dei giudici: "Stasi ha accettato la condanna anche se nega la sua colpevolezza"

Stasi ha accettato la condanna che sta finendo di scontare per l'omicidio di Chiara Poggi anche se nega la sua colpevolezza. I giudici della Sorveglianza ritengono che "sussistano i presupposti di legge per promuovere un'ulteriore progressione trattamentale, fondata sulla accettazione della condanna nonostante la posizione negatoria, nonche' sulla assoluta adesione alle regole, essendo stata sperimentata per un congruo periodo di tempo, la regolarita' della condotta nel corso dello svolgimento del lavoro all'esterno e della fruizione dei permessi premio e considerata altresi' l'entita' della pena espiata ni rapporto al non lontano fine pena". Per la Sorveglianza, "sussistono pertanto i presupposti di legge per accogliere l' istanza di semiliberta' proposta da Stasi Alberto, al fine di favorirne il reinserimento sociale".

I legali di Stasi: "Nell'intervista ha mostrato empatia nei confronti di Chiara Poggi"

"Siamo contenti e soddisfatti della decisione del tribunale della libertà ma siamo allo stesso tempo rammaricati per le notizie che sono circolate da mercoledì in merito all'intervista concessa dal mio assistito a Le Iene soprattutto perché non era necessaria alcuna autorizzazione", ha commentato a LaPresse Bocellari. "Inoltre, secondo il tribunale, nella stessa intervista Stasi mostra empatia nei confronti di Chiara Poggi e questo ha convinto il tribunale a non tenerne conto", ha aggiunto.

Stasi attualmente lavora all'esterno del carcere come contabile. La semiliberta' e' regolamentata dall'articolo 48 dell'Ordinamento Penitenziario e consiste nella possibilita', data al condannato, di trascorrere parte del giorno fuori dall'istituto di pena, per partecipare ad attivita' lavorative, istruttive o comunque utili al reinserimento sociale, in base a un programma di trattamento, la cui responsabilita' e' affidata al direttore dell'istituto di pena.

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