Garlasco, i legali di Sempio: "Nulla da temere. L'indagine del 2017? Una macchinazione"

Andrea Sempio, nuovamente indagato per la morte di Chiara Poggi, si è sottoposto al prelievo coattivo del dna. Il legale: "L'indagine del 2017 una macchinazione della difesa"

di redazione

Andrea Sempio con i suoi legali

Milano

Garlasco, i legali di Sempio: "Nulla da temere. L'indagine del 2017? Una macchinazione"

"Siamo sereni, non abbiamo nulla da temere e collaboreremo". Lo ha detto l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, lasciando in taxi con il suo assistito la caserma Montebello dei Carabinieri di Milano dopo che il 37enne e' stato sottoposto al prelievo coattivo del dna nell'ambito della riapertura dell'inchiesta nei suoi confronti per il concorso nell'omicidio di Chiara Poggi.

Lovati: "Non vorrei che anche oggi ci fosse una macchinazione"

Massimo Lovati, secondo legale di Andrea Sempio, ha aggiunto: "L'indagine del 2017 è stata una macchinazione, è stata il frutto di una macchinazione della difesa". "Di quali reperti parliamo? - ha proseguito - ma a che cosa vogliamo paragonarlo, a quelli di oggi?".  "Corretto rivalutare i reperti? Quali reperti? Non ci sono reperti. Andrea e' innocente, non c'entra niente. Non aveva nessun rapporto con Chiara". E le telefonate? "Lui cercava l'amico Marco, non Chiara, non sapeva che fosse partito, altrimenti non avrebbe telefonato. E lo scontrino? Sono cose superate, gia archiviate. E' stato tutto frutto di una macchinazione, non vorrei che lo sia ancora dopo otto anni".


Il difensore di Stasi: "Accuse gravissime dal legale di Sempio"

"Ho appena sentito qualcuno che difende il suo assistito dicendo: 'non vorrei che fosse anche questa una macchinazione', quindi della Procura della Repubblica". Queste le parole del difensore di Alberto Stasi, l'avvocato Antonio De Rensis, ospite in studio di Mattino Cinque News, programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci e Francesco Vecchi. L'avvocato ha risposto in diretta alle parole del collega Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio. "Queste parole sono musica per le mie orecchie - ha detto l'avvocato De Rensis - Non voglio sparare sulla Croce Rossa. Spero solo che una volta dica che è una macchinazione nostra, quello che ha detto dei difensori precedenti non mi interessa, ma soprattutto spero che queste dichiarazioni arrivino tra qualche secondo alla Procura della Repubblica, perché questa è un'accusa gravissima".

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