Garlasco, Stasi chiede la semilibertà ma in tv torna a proclamarsi innocente

I giudici milanesi devono decidere sulla semilibertà di Alberto Stasi: il pentimento non è richiesto, le sue interviste non incideranno

di redazione
Milano

Garlasco, Stasi chiede la semilibertà ma in tv torna a proclamarsi innocente

Le interviste in cui si e' dichiarato innocente nelle ultime settimane non influenzeranno la decisione dei giudici del Tribunale della Sorveglianza di Milano sulla richiesta di semiliberta' presentata da Alberto Stasi. Il 'pentimento', viene precisato in ambienti giudiziari, e' invece richiesto per la concessione della liberazione condizionale.

Stasi, i giudici studiano il suo percorso nel carcere di Bollate

Mercoledi' 9 aprile si svolgera' l'udienza in cui sara' discussa l'istanza presentata dai legali di Stasi, gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, per intraprendere in un regime piu' 'leggero' l'ultimo pezzo del cammino verso la liberta' totale. La scelta dei giudici milanesi, due togati e due 'esperti', si basera' su un attento studio del fascicolo che sintetizza il suo percorso da detenuto nel carcere di Bollate, dove si costitui' subito dopo la condanna definitiva a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi. Verranno presi in considerazione in particolare il suo comportamento, le relazioni degli educatori e la progettualita' per il futuro. La sostituta procuratrice generale Valeria Marini valutera' se concedere parere positivo o negativo, in ogni caso non vincolante, all'istanza e un peso potrebbero averlo anche le dichiarazioni in aula di Stasi, al quale la pg, i giudici e i suoi legali potranno fare domande. Stasi potra' rendere affermazioni spontanee se lo vorra'. Al momento Stasi e' in regime di 'articolo 21', cioe', in base all'ordinamento penitenziario, puo' svolgere lavoro all'esterno del carcere di Bollate.


Il requisito soggettivo per l'ammissione alla semiliberta' e' l'aver compiuto dei "progressi durante il trattamento, quando ci sono le condizioni per un graduale reinserimento nella societa'". Stasi resterebbe comunque un detenuto ma con un reinserimento "parziale" nella vita libera. L'udienza camerale, presieduta dalla giudice Maria Paola Caffarena, si svolgera' dalle 9 e 30 in poi (l'ordine delle discussioni per i vari detenuti non e' ancora definito). Dopo la relazione di una delle due giudici togate (l'altra e' Anna Maria Oddone) in cui verranno delineati i passaggi salienti della detenzione, verra' dato spazio alla discussione con gli interventi delle parti e la possibilita' per Stasi di parlare. I quattro giudici si riserveranno di decidere e la decisione arrivera' nei giorni successivi.

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