Gelmini (Azione): "Lo stupro come arma di guerra è un abominio"

La parlamentare, assieme alla collega Quartapelle (Pd) denuncia l'utilizzo dello "stupro come arma di guerra" in Ucraina e a Gaza

Redazione
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Mariastella Gelmini
Milano

Gelmini (Azione):  "Lo stupro come arma di guerra è un abominio"

Lo stupro come arma contro le donne durante la guerra. Questa l’atroce verità - tornata “d’attualità” anche nello scontro militare nella striscia di Gaza – emersa durante un incontro fortemente voluto da Mariastella Gelmini (Azione) e Lia Quartapelle (Pd). “Lo stupro come arma di guerra”, ha denunciato Gelmini. Due anni dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, le due parlamentari hanno ripercorso questi ventiquattro mesi di violenze, resistenza e riscatto insieme a Daria Volodina, deputata della Rada Ucraina, e a Yulia Paievska, paramedica e vincitrice del prestigioso Premio Sakharov 2022, fondatrice del corpo di ambulanze volontario "Angeli di Tajra", catturata dai soldati russi e rilasciata il 17 giugno 2022.

Gelmini: "L'Ucraina sta combattendo una battaglia per tutti noi"

“L’Ucraina sta combattendo una battaglia per tutti noi - ha detto Gelmini - la linea del fronte ucraino è la trincea dell’Europa democratica contro il totalitarismo. Questa guerra ci riguarda da vicino e non sono ammessi passi indietro, incertezze o ambiguità. Pace non significa resa, servono ancora risorse e aiuti militari al popolo ucraino, su questo l’Europa ha il dovere dell’unità. E l’Italia sia in prima linea nella costruzione di una difesa comune europea”. “L’assassinio di Navalny - ha concluso invece Quartapelle - ci riporta alla dimensione della sfida che si combatte in Ucraina. Quello che sta succedendo lì definirà il futuro dell’Europa, se l’Europa sarà in grado di resistere come spazio di libertà e di unità, di fronte a un uomo, Vladimir Putin, che non si fa nessun tipo di scrupolo a uccidere i suoi oppositori in carcere”.