Gelmini: "Anche al Beccaria la scelta deve essere di inclusione e lavoro"

La portavoce di Azione Mariastella Gelmini sul caso Beccaria: "I ragazzi reclusi devono poter avere una seconda opportunità"

Redazione
Mariastella Gelmini
Milano

Gelmini: "Anche al Beccaria la scelta deve essere di inclusione e lavoro"

Milano – "Anche il caso del Beccaria di Milano – al di là dei gravi episodi che dovranno essere chiariti – porta in primo piano un tema cruciale che riguarda le nostre carceri. Nello specifico questi ragazzi reclusi devono poter avere una seconda opportunità, attraverso la formazione e il lavoro”, dice Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione, impegnata in un ciclo d’incontri dedicati all’inclusione possibile nelle carceri italiane.

"Incentivare il lavoro nelle carceri, avvicinando il mondo dell'impresa ai detenuti, e' prioritario se vogliamo puntare alla recivida zero. Quella di oggi e' un'iniziativa trasversale, oltre ogni appartenenza o colore politico. Siamo tutti in prima linea e siamo qui per ascoltare chi ogni giorno opera nelle carceri italiane, mettendo al centro la formazione e il lavoro", ha spiegato Gelmini in apertura dell'evento 'ESG e Carcere: l'inclusione possibile' in Senato.

Gelmini: "Il lavoro è inclusione e questo vale anche per chi è recluso"

"Penso - ha aggiunto - alla Fondazione Severino, a Ethicarei, Sielte, Bee4, la Cooperativa L'Arcolaio, ma anche al Dipartimento Amministrazione Penitenziario (Dap) e al Collegio del Garante nazionale per le persone private della liberta'. Vogliamo ascoltare la voce di imprenditori, ma anche volontari e associazioni che portano avanti, nonostante mille difficolta', progettualita' importanti da replicare in altri istituti penitenziari. Il lavoro e' inclusione e questo vale anche per chi e' recluso. La funzione rieducativa della pena prevista dall'Art. 27 della nostra Costituzione deve essere la nostra bussola".

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