Genitori Lgbtq, la Corte d'Appello di Milano: "Trascrizioni illegittime"

La Corte d'Appello di Milano dichiara illegittimo l'atto di riconoscimento del Comune cancellando i nomi di tre mamme di figli nati con procreazione assistita

Redazione
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Milano

Genitori Lgbtq, la Corte d'Appello di Milano boccia le trascrizioni

La Corte di appello civile di Milano ha dichiarato illegittimo l'atto di riconoscimento del Comune di Milano cancellando i nomi delle tre mamme intenzionali di altrettanti figli nati all'estero con tecnica della procreazione medicalmente assistita. I giudici hanno accolto il reclamo della Procura di Milano ribaltando la decisione di primo grado del Tribunale di Milano.

Il ribaltamento del verdetto di primo grado

Lo scorso fine giugno la pm Rossana Guareschi degli Affari Civili, in accordo con il procuratore Marcello Viola, ha presentato tre reclami alla Corte di appello chiedendo di rettificare l'atto di riconoscimento cancellando i nomi delle tre mamme intenzionali di altrettanti figli nati all'estero con tecnica della procreazione medicalmente assistita. Un'impugnazione alla decisione del 23 giugno dell'ottava sezione civile del Tribunale di Milano che aveva ritenuto inammissibili i precedenti ricorsi motivando che l'annullamento della trascrizione del riconoscimento "non possa essere realizzato attraverso il procedimento di rettificazione", ma con "l'instaurazione di una vera e propria azione volta alla rimozione dello stato di figlio".