Genovese interrogato da Pm: "Ero schiavo della droga, ora sono disintossicato"

Secondo i legati di Alberto Genovese l'uso della cocaina avrebbe "alterato il suo lato emotivo e le sue percezioni"

Alberto Genovese
Milano
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Genovese interrogato da Pm: "Ero schiavo della droga, ora sono disintossicato"

Non avrebbe pressoche' cambiato la propria linea difensiva rispetto al primo interrogatorio con i pm del novembre 2020 Alberto Genovese, a rischio processo per due casi di presunta violenza sessuale, tra il Milano e Ibiza, ai danni di due ragazze stordite con mix di droghe. E' quanto emerge dall'interrogatorio durato tre ore davanti all'aggiunto Letizia Mannella e ai sostituti Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini a cui l'imprenditore del web ha scelto di sottoporsi oggi dopo aver ricevuto lo scorso luglio l'avviso di chiusura delle indagini preliminari. 

Genovese, difeso dagli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari, avrebbe attribuito i suoi comportamenti al problema tossicodipendenza spiegando di essere stato "schiavo della droga" e che l'uso della cocaina avrebbe "alterato il suo lato emotivo e le sue percezioni". Il 44enne, ai domiciliari da luglio in una clinica privata specializzata nella diagnosi e cura dei disturbi psichiatrici e delle dipendenze, avrebbe aggiunto di essersi "disintossicato" e di essere ormai "uscito dal mondo della droga".