Gino Strada, figlia: Non sarò a camera ardente per quarantena
"Penso che la memoria sia importante - afferma - e d'altronde viviamo in città in cui la toponomastica è dominata dalla guerra, sarebbe bello cambiarla"
Gino Strada, figlia: Non sarò a camera ardente per via della quarantena
"Non sarò alla camera ardente anche perché immagino che saremo sottoposti a quarantena a bordo della nave, insieme con tutto l'equipagigo, come è successo a tutte le altre navi". Lo dice a LaPresse Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, fondatore di Emergency, morto lo scorso venerdì, per il quale sarà allestita la camera ardente nella sede della onlus a Milano nel prossimo weekend.
"Più che una strada o una piazza, avrebbe voluto un rimboccamento di maniche generale, da parte di tutti, per fare, come diceva anche mia madre, sua moglie, ognuno il proprio pezzettino". Lo dice a LaPresse Cecilia Strada, in merito alle ipotesi di intitolare a suo padre Gino, fondatore di Emergency, morto lo scorso venerdì a 73 anni. "Penso che la memoria sia importante - afferma - e d'altronde viviamo in città in cui la toponomastica è dominata dalla guerra, sarebbe bello cambiarla".