Greta Thunberg a Milano: "Politici, basta con i bla bla bla". FOTO
Greta Thunberg dal palco della Youth4Climate di Milano attacca i politici: "Tradiscono le generazioni future con vuote promesse, non ci hanno mai ascoltato"
Greta Thunberg a Milano: "Basta andare avanti con i bla bla bla"
"Non esiste un pianeta b cosi' come non c'e' un piano b. Tutto quello che sentiamo dai nostri cosiddetti leader sono solo parole che sembrano bellissime e altisonanti ma che per ora non hanno portato ad alcuna azione". Greta Thunberg, dal palco della Youth4Climate di Milano, attacca i politici che fino a questo momento non hanno agito per il bene del pianeta. "Non dobbiamo razzolare ma anche predicare bene - aggiunge - .Quando parlo di cambiamento climatico mi viene in mente green job, lavori verdi. Dobbiamo arrivare a una transizione senza traumi perche' - ribadisce - non c'e' un piano b, non c'e' un piano bla bla bla. Non si puo' piu' andare avanti con il bla bla bla, green economy bla bla bla, decarbonizzazione bla bla bla".
"I nostri leader difettano di azioni, ma e' intenzionale - ha aggiunto Greta Thunberg - e questo e' un tradimento di tutte le generazioni presenti e future". "Quelli al potere non possono dire che ci stanno provando, perche' e' chiaro che non lo fanno - alza il tono Greta - dato che continuano ad aprire torbiere carbone e giacimenti petroliferi, facendo finta di avere delle politiche ambiziose contro il cambiamento climatico. Eppure continuano a sfruttare questi giacimenti, senza vergogna".
"Le nostre speranze e sogni annegano nelle vuote promesse dei leader del mondo"
"Le nostre speranze e sogni annegano in tutte queste vuote parole e promesse" dei leader di tutto il mondo sul clima ma "Possiamo farcela, il cambiamento e' possibile e necessario, ma non se continuaiamo cosi'". "Ci serve un dialogo costruttivo ma sono 30 anni che sentiamo 'bla, bla, bla' e dove siamo? piu' del 50% di tutte le emissioni di Co2 sono avvenute dal 1990 in poi e un terzo dal 2005 in poi. Tutto questo mentre abbiamo sentito cosa i leader avrebbero voluto fare ma nessuno sa che cosa hanno fatto".
"Al momento, stiamo ancora andando velocemente nella direzione sbagliata. Nel 2021 ci sara' il piu' alto innalzamento (di emissioni, ndr.) di tutti i tempi. Solo il 2 per cento delle spese dei governi - aggiunge - e' stata dedicata per ridurre le emmissioni di Co2. Secondo un rapporto dell'Onu le emissioni planetarie dovrebbero aumentare del 16%"
Thunberg: "Fanno solo finta di ascoltarci"
"Selezionano dei giovani come noi facendo finta che ci ascoltano, ma non e' vero, non ci hanno mai ascoltato - ha detto rivolgendosi ai 400 giovani in platea -. Basta guardare i dati, le statistiche, le emissioni continuano ad aumentare: la scienza non mente". "Ma e' chiaro che possiamo invertire questa tendenza, e' possibile - sottolinea - si puo' cambiare. E siccome non abbiamo delle soluzioni tecnologiche che possano consentirci di farlo, dovremo cambiare noi. Non possiamo piu' permettere quelli al potere decidere che cos'e' la speranza, non e' qualcosa di passivo. La speranza vuol dire agire e viene sempre dalla gente".
"Vogliamo giustizia climatica, ora!": con questo slogan, ripetuto in coro dalla platea di giovani, si e' concluso il discorso di Greta Thunberg alla Youth4Climate, la conferenza sul clima che si e' aperta oggi a Milano. Greta ha arringato la platea chiedendo piu' volte 'Cosa vogliamo?'; 'Giustizia climatica' la risposta dei delegati da tutto il mondo. 'Quando la vogliamo?' 'Ora!'. Al termine standing ovation di tutti i presenti.
Cingolani: "Greta, dette le stesse cose con parole diverse"
Vanessa Nakate e Greta Thunberg, le due attiviste per il clima che oggi sono intervenute alla prima giornata della Youth4Climate "hanno fatto un parallelo molto chiaro. C'e' il problema del cambiamento climatico, che pero' e' subito in modo diverso in base a dove si vive. Io lo avevo detto in termini un po' diversi, dicendo che e' impossibile separare il cambiamento climatico dalle disuguaglianze globali. La stessa definizione di transizione ecologica cambia a seconda del Paese in cui si vive, se in uno del G7 o uno molto vulnerabile". Cosi' il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a margine di Youth4Climate, la conferenza sul clima che si e' aperta oggi a Milano con la nota attivista svedese.
"Questo non ci aiuta, complica le cose in quello che e' successo e in questo processo in cui tutti abbiamo fretta. Al di la' dei modi di esprimersi diversi, legati anche a fattori generazionali, sono state dette le stesse cose - sottolinea il ministro -: la crisi climatica e' chiara a tutti, ma c'e' anche una crisi di disuguaglianza globale che pesa su quella climatica e subisce la crisi climatica in modo diverso, lo hanno tutti chiaro". Le due rappresentanti degli attivisti, Vanessa Nakate e Greta Thunberg, "che giocavano in casa hanno detto due cose importanti - ricorda Cingolani -. Vanessa che non abbiamo raggiunto i 100 miliardi per i Paesi piu' deboli che avevamo promesso, come Paesi avanzati. E Greta ha chiesto di ascoltare la scienza perche' quello che abbiamo fatto non e' abbastanza, ci vuole piu' sforzo
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