Il Comitato SìMeazza: "Ci appelleremo alla commissione Ue"
Luigi Corbani del Comitato SìMeazza: "Violata la libera concorrenza, ci appelleremo alla Commissione Ue e faremo ricorso al Tar"
Il Comitato SìMeazza: "Ci appelleremo alla commissione Ue"
"Investiremo la commissaria per la Concorrenza europea, Margrethe Vestager, della questione nuovo stadio, perché a nostro parere questa operazione viola la libera concorrenza: si configura come un aiuto pubblico, ma dall'altra parte ci sono due società per azioni (Inter e Milan)". Lo ha annunciato Luigi Corbani, portavoce del Comitato Sì Meazza, questa mattina in conferenza stampa. "Solleveremo il problema alla Commissione europea e al parlamento europeo in modo che possano intervenire e decidere di fare indagini appropriate a questo proposito", ha aggiunto.
Ricorso al Tar ed esposto alla Corte dei Conti
Corbani ha ribadito che sono pronti a ricorrere al Tar: "Il ricorso al Tar verrà depositato i primi di gennaio e faremo anche un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale". Dopo la scelta per il progetto della Cattedrale di Populous per il nuovo stadio, annunciata ieri dalle due squadre, il Comitato Sì Meazza chiede inoltre al sindaco di "ritirare la delibera sul progetto stadio perché non sta in piedi da nessun punto di vista", ha aggiunto Corbani. "I primi a non averla rispettata sono le squadre di calcio che ad oggi non hanno presentato alcun documento ufficiale di accettazione delle volumetrie allo 0.35. Ora hanno presentato un'ipotesi di stadio in cui c'è solo il verde. Allora la delibera tramite cui la giunta ha dichiarato interesse pubblico a cosa servirebbe? Dove sarebbero le volumetrie?", ha detto Corbani.
"Nella prima delibera del 2019 veniva citata la Soprintendenza dei beni artistici di Milano che diceva che lo stadio deve conservare le strutture del 1955, ovvero il secondo anello e le rampe elicoidali. Nel 2021 invece, è stato acquisito il parere del segretariato regionale della Lombardia del Mibact che ha detto che queste opere non vanno salvaguardate perché non risalgono oltre i 70 anni. Me nel 2026 quando si inaugurano le Olimpiadi e dopo le demolizioni, quelle rampe avranno 70anni. Quindi è un parere che non sta in piedi", ha concluso Corbani.
Il Comitato: "Il Comune di Milano mostri i conti"
"Noi siamo disponibili a risolvere il problema della gestione dello stadio di San Siro, mantenendo però il Meazza". Lo ha detto Luigi Corbani, portavoce del Comitato Sì Meazza, questa mattina a margine di una conferenza stampa.
"La società che ha in concessione lo stadio presenti i bilanci, li pubblichi sul sito internet e il Comune di Milano faccia un bilancio degli ultimi 10 anni di quello che ha incassato e di quello che è costata la gestione dello stadio Meazza, perché circolano sempre cifre fantasmagoriche, ma dati reali non ci sono. Prenderemo in considerazione l'ipotesi di gestire il Meazza nel momento in cui si smette di parlare di questo progetto e si parla del Meazza. Lo stadio Meazza c'è, è utilizzato, le squadre devono dire cosa vogliono fare da grandi, ma ancor di più è il Comune che deve dire cosa vuole fare dello stadio Meazza. Noi siamo pronti a dare la nostra opinione, purché si salvaguardi uno stadio che ha una sua riconoscibilità nel mondo e una sua fisionomia", ha aggiunto Corbani.