Immobiliare, Fabrizio Stella: mercato in ottima salute, le richieste sono in crescita

Crescita del numero di investitori stranieri, che stanno scommettendo sulla trasformazione della città grazie anche ai giochi olimpici Milano-Cortina 2026

Milano

Immobiliare, Fabrizio Stella: mercato in ottima salute, le richieste sono in crescita

Si parla tanto del mercato immobiliare milanese, ma come vanno le cose? Cosa viene richiesto di più e come si sta sviluppando la domanda in vista delle Olimpiadi? Ce ne parla Fabrizio Stella, uno dei massimi esperti del mercato immobiliare milanese.


Fabrizio Stella, lei è uno dei massimi esperti del mercato immobiliare milanese. Qual è lo stato di salute delle compravendite?
Il mercato delle compravendite gode di ottima salute. Le richieste sono in crescita, soprattutto per gli immobili di pregio e in generale per tutti i tipi di soluzioni disponibili nel centro di Milano e nel quadrilatero della moda in particolare.

Quali sono le tendenze in atto?
Principalmente la crescita del numero di investitori stranieri, che stanno scommettendo sulla trasformazione della città grazie anche ai giochi olimpici Milano-Cortina 2026 e che in generale acquistano non solo singoli immobili ma anche interi complessi per destinazioni commerciali e residenziali, come gli studentati.
Un’altra tendenza che stiamo registrando è la richiesta di soluzioni abitative all’estero. Un esempio? sempre più clienti, soprattutto milanesi, chiedono e scelgono di investire in immobili in Costa Azzurra, principalmente per ragioni economiche. La Liguria è diventata molto costosa.

Tornando a Milano, spesso i prezzi delle case, sia in affitto che in vendita, vengono definiti eccessivi. Lei cosa ne pensa?
Dipende dai punti di vista e dal tipo di soluzioni che si cercano. Se è vero che molte famiglie scelgono di spostarsi verso comuni dell’hinterland milanese alla ricerca di maggiori metrature o di prezzi più convenienti sono ancora tanti coloro che preferiscono abitare a Milano e nei quartieri del centro. È un mercato che conosco bene, a cui guardo sin dagli esordi della mia attività e che oggi rappresenta il core business di ProspettoCasa.  

Torniamo agli inizi della sua storia professionale. Come arriva dalla laurea in giurisprudenza alla professione di agente immobiliare?
In realtà la professione di agente immobiliare comincia prima ancora della laurea che poi ho conseguito all’Università Statale di Milano in Giurisprudenza. Dopo un affiancamento durato sei mesi in un franchising, senza esitazione ho aperto ProspettoCasa: lavoravo con un avvocato e seguivo principalmente le Aste Immobiliari e Fallimentari che poi sarebbero rimaste uno degli ambiti di attenzione di tutta la mia attività: ad oggi conto di averne seguite almeno 800.  

Quali sono le caratteristiche del mercato degli immobili di pregio trattato dal suo network ProspettoCasa?
Siamo lontani dal modello del franchising tradizionale: prima di tutto i nostri agenti sono dotati del patentino che abilità alla cessione di quote societarie, alla base della vendita degli immobili di pregio e che in Italia detengono meno di 15 agenzie immobiliari. L’altra caratteristica distintiva è la rete costruita fra professionalità: all’interno del nostro Gruppo abbiamo diversi tipi di società, ognuna altamente specializzata e un network di professionisti per ogni aspetto della compravendita immobiliare. Una formula vincente e di successo, riconosciuta anche dalla classifica internazionale stilata da Plimsoll che ha inserito ProspettoGroup come società che si distingue per il volume di intermediazione.

In autunno partirà un master del Politecnico di Milano in Sviluppo, Valorizzazione e Gestione Immobiliare. Era al corrente?
È indubbiamente un’ottima notizia. Come FIMAA, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, stiamo facendo uno sforzo importante per innalzare il livello di preparazione degli Agenti e degli operatori Immobiliari e per professionalizzare il settore. Oggi i laureati con un livello di esperienza adeguata sul mercato sono pochi, e ancora meno sono gli agenti immobiliari con il patentino di secondo livello.

Quali altri provvedimenti potrebbero essere messi in atto per favorire il vostro settore e in generale il mercato della compravendita e degli affitti?
Sicuramente re-introdurre la cedolare secca per gli affitti dei negozi, che troppo spesso sono tenuti sfitti a causa di un carico fiscale troppo importante. Un’altra problematica da risolvere piuttosto urgentemente è la questione relativa agli affitti privati: occorrono 4\5 anni per tornare in possesso di un immobile abitato da affittuari insolventi.

Invece come valuta la normativa europea sulle case green?
Come nel caso del 110%, la parte più importante di ogni normativa è la sua applicazione e la sua traduzione concreta. Abbiamo molti immobili bloccati perché i finanziamenti non sono ancora stati erogati, e l’aumento dei costi dei ponteggi e dei materiali è stato esponenziale. Quanto alla normativa europea - che dovrebbe entrare in vigore nel 2030 - servono anche qui regole e tempi certi. Sicuramente per alcuni immobili e palazzi antichi del centro di Milano potrebbe essere un’occasione importante di efficientamento energetico e di ristrutturazione: si tratta di caseggiati bellissimi, ma con interni spesso segnati dal passare del tempo.     

Si può leggere la pagina biografica di Fabrizio Stella a questo link.

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