In Regione Lombardia riparte l'iter per reintrodurre la pensione ai consiglieri
Il progetto di legge prevede di introdurre un'indennità differita a titolo previdenziale. La stima è di 580 euro mensili dopo i 65 anni
In Regione Lombardia riparte l'iter per reintrodurre la pensione ai consiglieri
Al via l'iter per la reintroduzione della pensione ai consiglieri regionali lombardi. La commissione regionale Affari Istituzionali e Enti Locali, nella seduta del pomeriggio di mercoledì 29 gennaio, ha iniziato l'iter di discussione del progetto di legge. I firmatari sono il presidente del Consiglio regionale Federico Romani, il vicepresidente Giacomo Cosentino e il consigliere segretario Alessandra Cappellari, componenti dell'Ufficio di presidenza. La commissione ha nominato come relatore Matteo Forte (Fratelli d'Italia).
Come viene calcolata l'indennità
Il progetto di legge prevede di introdurre un'indennita' differita a titolo previdenziale, a decorrere da questa legislatura. L'istituto e' esteso ai componenti della giunta regionale e ai sottosegretari. La norma prevede l'adesione volontaria all'istituto e nessun automatismo. La proposta introduce una trattenuta pari all'8,8% dell'indennita' di carica (pari a 556 sui 6.327 euro mensili) al fine di costituire un fondo che, al compimento dei sessantacinque anni di eta' e a seguito dell'esercizio del mandato per almeno cinque anni, riconosce agli aventi diritto un assegno calcolato con il metodo contributivo. Ai contributi trattenuti e' previsto un versamento da parte del consiglio regionale pari a 2,75 volte la quota versata. In questo modo si stima una indennita' differita percepita mensilmente dopo i 65 anni pari a 580 euro.