Anelli, rettore morto suicida: quando il giurista svestiva i panni del cattivo

Costernazione in Cattolica per il gesto estremo del rettore uscente. Avvocato e intransigente docente di Diritto, ma ironico e divertente nel privato

Di Sallustio Santori
Franco Anelli
Milano

In ricordo di Anelli, il docente inflessibile che ha fatto crescere la Cattolica

Riesce difficile parlare del professor Franco Anelli, Rettore uscente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore trovato morto ieri sera nel cortile interno del condominio milanese in cui viveva. Si è gettato dal balcone del suo appartamento al sesto piano, e fin qui sono le note di cronaca che lo raccontano come un qualsiasi verbale di polizia, in fondo.

Anelli docente di Diritto esigente ma anche autoironico

In Largo Gemelli, stamattina, non è tanto il fatto di trovare bocche cucite (del resto al momento non si sa se il docente abbia lasciato un biglietto o eventuali comunicazioni in grado di spiegare il suo gesto), quanto il senso generale di costernazione e stupore. E dolore per un uomo che era l’esatto contrario di quello che gli studenti conoscevano e, in fondo, un po’ temevano (lo diciamo con una certa indulgenza). Piacentino, classe 1963, giurista di razza e avvocato dal 1991, docente di qualità spiccate, era – giustamente – esigente con gli studenti all’esame di Diritto Privato che aveva insegnato per anni con gusto.

Così esigente da chiedere un doppio appello, in fondo, nella stessa seduta d’esami: lo studente doveva superare una prima parte con uno dei suoi assistenti, per poi essere interrogato direttamente da Anelli per decidere il voto finale. Esigente, severo ma giusto, autoironico: sempre serio e composto sul lavoro e nei momenti ufficiali, in privato sapeva essere inaspettatamente allegro, ironico e divertente. Capace anche di prendersi in giro: raccontano che una volta, agli esordi, quando gli venne chiesto perché fosse così severo rispose divertito con una battuta che suonava più o meno così: “Non posso smentire la mia fama di cattivo”.

La nomina a Consultore della Congregazione per l'educazione cattolica

No, cattiveria no. Anelli è stato Rettore dal 2013 a oggi, guidando l’università nella crescita delle sedi (come i lavori nell’ex caserma di polizia proprio in Largo Gemelli, che di fatto ha creato un vero e proprio campus universitario nel cuore di Milano), curando con prestigio il Manuale di diritto privato di Andrea Torrente e Piero Schlesinger per Giuffrè editore. Una qualità di insegnamento premiata da Papa Francesco come Consultore della Congregazione per l’educazione cattolica, uno dei cinque italiani sui 19 nominati dal Pontefice. Ricopriva questa carica dal 13 maggio 2022.

Anelli, il tragico gesto a poche ore dalla successione al rettorato

Perché lo ha fatto? Perché si è gettato nel vuoto? Non si sa. Certo non manca chi osserva come questo gesto arrivi poche ore dopo il voto (con una percentuale quasi bulgara, il 93%) da parte delle Facoltà universitarie che si sono ritrovate in Elena Beccalli, economista, come nome da indicare per la successione al defunto Rettore. Quasi un volersi assicurare che la Cattolica andasse in mani sicure, insomma, prima di lanciarsi dal balcone. Si diceva che dopo la fine del Rettorato, tra pochi mesi, Anelli avrebbe preso un anno sabbatico, forse dopo i lunghi impegni al timone di Largo Gemelli avrebbe avuto bisogno di riposare. Oppure? Oppure c’è stato qualcosa (depressione? Problemi di salute?) che ha spinto Anelli a questo gesto.

Non lo sappiamo, e lasciamo tutto questo alle voci che lasciano il tempo che trova. Ma da queste pagine, oggi, vogliamo salutarlo con stima. Ecco tutto.

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