Incendio a Milano, Sala: "Inaccettabile un edificio così fragile". VIDEO

Incendio a Milano, Sala: "Inaccettabile un edificio così fragile". Settantadue evacuati, 22 ospitati in strutture alberghiere convenzionate con il Comune

Milano: l'incendio del palazzo di via Antonini
Milano
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Incendio a Milano, Sala: "Inaccettabile un edificio così fragile"

"Ieri la nostra città ha vissuto ore di profonda preoccupazione per le fiamme che hanno avvolto la Torre del Moro, nel quartiere Vigentino. Appena sono stato messo al corrente di quello che stava accadendo mi sono recato sul posto e ho seguito le operazioni di spegnimento dell'incendio e di messa in sicurezza dello scheletro dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco, che come sempre hanno operato in modo encomiabile in una situazione di estremo rischio personale, avendo dovuto lavorare allo spegnimento dell'incendio dall'interno e mettendo in sicurezza un piano per volta". Così il sindaco Giuseppe Sala in un post sull'incendio di ieri nella torre di via Antonini.

"Chi abitava nello stabile ha mostrato grande senso di responsabilità, bussando alle porte dei propri vicini per informarli di ciò che stava accadendo e per accertarsi che tutto fosse sotto controllo, prima di abbandonare l'edificio. Sono rimasto lì fino a sera inoltrata, quando si è avuta conferma della notizia più importante: fortunatamente non ci sono vittime né feriti. Abbiamo assistito le famiglie che non avevano una sistemazione per la notte - spiega Sala -, offrendo loro una collocazione in hotel. Nelle prossime ore lavoreremo per garantire ai residenti tutto il supporto necessario.Le cause dell'incendio sono ancora in via di accertamento. Quello che però è apparso chiaro sin da subito è che il rivestimento esterno del palazzo è andato in fiamme in modo fin troppo rapido, in una dinamica che ha ricordato da vicino l'incendio della Grenfell Tower di Londra di qualche anno fa. La Magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il mio auspicio è che le responsabilità siano accertate con rapidità. La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile".

Settantadue evacuati,  22 ospitati in strutture alberghiere convenzionate con il Comune

Gabriele Rabaiotti, assessore Politiche sociali e abitative è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. Sull’incendio al grattacielo di via Antonini a Milano. “Era una situazione molto complicata perché l’incendio ha divorato l’edificio, ma propagandosi dall’alto c’è stato il tempo per evacuare per le persone che erano all’interno –ha affermato Rabaiotti-. L’intervento è stato sollecito così come l’appello che è stato fatto per capire chi era dentro e chi era già fuori. I vigili del fuoco e la polizia sono intervenuti in tempo record. La cosa più importante è che nessuno sia rimasto ferito o abbia lasciato lì la propria vita. Poteva essere veramente una catastrofe. Il Comune e il pubblico intervengono a supplire nei momenti di emergenza, ma questa situazione riguarda un edificio privato quindi vi è tutta una componente di situazioni assicurative che non dipende da noi. Sono già state ospitate 22 persone in strutture alberghiere convenzionate con il Comune, non escludo che qualche altra famiglia possa richiedere di essere ospitate. In totale sono 74 le persone evacuate. Dobbiamo aspettare che siano chiari gli estremi delle loro forme assicurative e capire quando e come potrà essere ristabilita una soluzione abitative per queste famiglie. Noi interveniamo finchè la struttura privata non riesce a garantire una soluzione per le famiglie. Ragionevolmente la Procura ha aperto un’indagine per accertare le cause di questo incendio. Se ci costituiremo parte civile? Adesso è prematuro dirlo, valuteremo”.

La parrocchia si mobilita per le famiglie che hanno perso la casa

"C'e' gia' un po' di gente che ha dato disponibilita' ad aiutare. Ci stiamo organizzando per una raccolta mirata, stiamo definendo una lista di beni di prima necessita' con tutto cio' che puo' servire" ha spiegato all'ANSA don Lucio, parroco della chiesa di Santa Maria Liberatrice che si trova a poca distanza dal grattacielo divorato dalla fiamme. La parrocchia in queste ore si sta muovendo per contattare le famiglie che nel maxi rogo hanno perso la casa. "Alcune frequentano la nostra chiesa - ha aggiunto don Lucio -, li stiamo contattando perche' molte in questo periodo si trovano fuori". Su Facebook e' anche partita l'iniziativa solidale "Le scatole del grattacielo" con l'obiettivo di raccogliere "coperte, lenzuola, vestiti, piatti, bicchieri, pentole" e anche giochi per i bimbi.

Gli abitanti delle villette della Torre del Moro recuperano i loro effetti personali

Gli abitanti delle villette della Torre del Moro in parte distrutta dall'incendio stanno recuperando i loro effetti personali, quello che e' stato risparmiato dalle fiamme, nei loro appartamenti. Le villette sono la parte meno colpita dall'incendio. Alcune abitazioni sono rimaste quasi intatte, altre sono state spazzate via dalla furia del rogo. "Ho portato via il mio pc e i vestiti per mio figlio mentre non mi hanno lasciato portare via il violencello che non e' considerato bene di prima necessita", spiega uno di loro.

Il ringraziamento del ministro Lamorgese ai vigili del fuoco

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso il suo «ringraziamento a tuttigli operatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti neldifficile scenario dell’incendio del grattacielo “Torre del Moro” a Milano»,sottolineando come «l’immediata attivazione della macchina di soccorso, che ha vistoimpegnati 60 uomini e 17 mezzi, abbia consentito di evitare danni alle persone».La titolare del Viminale ha elogiato «l’efficienza e la tempestività con cui si è fattofronte alla situazione emergenziale, la capillarità delle verifiche effettuate al fine discongiurare la presenza di eventuali dispersi e la consueta dedizione del personale deiVigili del Fuoco che ha continuato ad operare fino all’alba per domare gli ultimifocolai».«Il delicato intervento è l’ennesima testimonianza della professionalità e dell’elevatacapacità tecnica del nostro Corpo Nazionale, che non a caso è una delle istituzioni piùamate dai cittadini italiani», ha concluso il ministro Lamorgese.