Incendio nell'emporio cinese a Milano, cosa non torna nella versione del titolare

I dubbi degli inquirenti sulle minacce che i titolari avrebbero ricevuto poche ore del tragico rogo in cui hanno perso la vita tre giovani

redazione ​​​

Incendio in emporio cinese

Milano

Incendio nell'emporio cinese a Milano, cosa non torna nella versione del titolare

Tragico incendio nell'emporio cinese a Milano: gli inquirenti sono scettici rispetto alla versione raccontata loro dal 49enne padre del giovane titolare. Questi ha infatti riferito che poche ore prima del rogo di giovedì sera sarebbe stato avvicinato da un uomo nordafricano che lo avrebbe minacciato con un coltello chiedendo 20mila euro. Secondo gli investigatori appare più verosimile pensare che a confrontarsi con i titolari del magazzino sia stato un italiano o un cinese con il quale erano in affari e loro creditore. Lo riferisce il quotidiano il Giorno.

La Procura indaga per strage

Nel frattempo la Procura ha cambiato il capo di imputazione: la tragedia in cui hanno perso la vita Pan An, 24 anni, ed i fratelli Yinjie Liu e Yindan Dong, 18 e 17 anni, è ora al centro di una indagine per strage. L'innesco potrebbe essere stato posto all'ingresso del locale e in strada. Senza acceleranti. Previsto un nuovo sopralluogo in settimana. In programma anche l'autopsia sui corpi delle tre giovani vittime. 

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