Incendio Rsa, i funerali al Duomo: Delpini: "Gli ospiti non sono fascicoli"

Il 24 luglio sarà conferito dai pm l'incarico agli esperti per una maxi consulenza sulle cause del rogo e diversi altri aspetti

a cura della redazione
Funerali vittime incendio "Casa dei Coniugi", Duomo, Milano
Milano

Incendio Rsa, i funerali al Duomo: Delpini: "Gli ospiti non sono fascicoli"

Sono in programma oggi, venerdì 21 luglio alle ore 11, in Duomo, i funerali delle sei persone morte nella Rsa "Casa per coniugi", a Milano, per le conseguenze dell'incendio sviluppatosi nella notte tra il 6 e il 7 luglio.

Sala: "Una volta era molto difficile che un anziano venisse completamente abbandonato, invece oggi lo è"

 La scarsa partecipazione dei milanesi ai funerali delle sei vittime del rogo nella struttura Rsa "Casa per coniugi", non è passata inosservata. Il sindaco Giuseppe Sala ha definito gli ospiti di queste strutture "purtroppo spesso dimenticati". "Anche il nostro arcivescovo nella sua omelia lo ha sottolineato, alla fine l'aver voluto le celebrazioni in Duomo è stato un atto dovuto ma dal mio punto di vista aveva anche questo senso, sapevo che tipo di umanita' andavamo ad accompagnare. Quindi era importante che ci fossimo almeno noi come istituzioni a testimoniare il fatto che siamo vicini", ha evidenziato Sala. Le bare delle due vittime senza famigliari sono state posizionate davanti al sindaco in Cattedrale "perchè io rappresentavo i parenti mancanti - ha spiegato Sala - non sono pochi gli ospiti delle nostre Rsa che ormai non hanno piu' parenti, questo da un lato richiama al nostro dovere di farcene carico e dall'altro è un quadro di quello che la società è diventata. Una volta era molto difficile che un anziano venisse completamente abbandonato, invece oggi lo e'". "Riferiro' in Consiglio comunale nel limite di quello che si puo' dire - ha concluso il sindaco di Milano - perche' ci sono indagini in corso". 

L'omelia di monsignor Mario Delpini: Tu non sei solo il fascicolo di una pratica che a un certo punto finisce in archivio, una patologia da associare a un medicinale"

“Non è vero. No, non è vero. Tu non sei un niente che si perde nel nulla. No, non è vero. Tu non sei una solitudine desolata che è destinata a svanire senza che alcuno ne senta la mancanza. Anche se non hai nessuno della famiglia, anche se nessuno verrà alla tua tomba per deporre un fiore, tu non sei solo. No, non è vero. Tu non sei una storia che nessuno ascolta, anche se il tuo racconto è talvolta un po’ confuso e tra i tuoi ricordi fatichi a ripescare un nome.No, non è vero. Tu non sei solo il fascicolo di una pratica che a un certo punto finisce in archivio, una patologia da associare a un medicinale, un posto letto occupato. No, non è vero che l’unica parola che abbiamo da dire sulla tua città e sulla tua vita è che sia una storia di desolata solitudine”.

Così l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, nell’omelia in Duomo durante le esequie di Laura Blasek, Paola Castoldi, Mikhail Duci, Anna Garzia, Loredana Labate e Nadia Rossi, le sei vittime del rogo della notte tra il 6 e il 7 luglio nella Rsa “Casa per coniugi”.“Noi – ha proseguito Delpini - siamo qui a testimoniare che anche chi non ha nessuno, se non si ostina in un isolamento risentito, sperimenta una trama di rapporti, una sollecitudine che ho visto abituale nel personale dell’RSA. Anche chi – come si dice – non ha nessuno, riconosce il sorriso di chi lo accudisce ogni giorno, del compagno della camera vicina con il quale chi sa come è cresciuta una intesa, quasi una amicizia. Anche chi – come si dice – non ha nessuno, aspetta la messa della domenica e l’incontro festoso e un po’ confusionario che diventa il popolo di cui si rallegra Dio”."Ma quando irrompe il fumo che soffoca, quando irrompe il fuoco che distrugge, quando viene il tempo di angoscia come non è stato mai, chi si ricorda delle carezze e del sorriso? delle abitudini rassicuranti e delle feste per i compleanni?Quando viene il tempo dell’angoscia insopportabile che cosa sarà di me? che cosa sarà di te? Che cosa è capitato quella notte?Il pensiero umano si smarrisce, la casa e la vita è devastata, le istituzioni sono impotenti - ha detto l'arcivescovo -. Allora, dice il profeta, in quel tempo sorgerà Michele, … in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro (Dn 12,1). Allora, smentite tutte le promesse umane, allora contraddetto ogni desiderio umano di essere felici, allora in quella notte, per Laura, Paola, Mikhail, Anna, Loredana, Nadia, allora, nel momento tragico e disperato, il Signore Gesù con le ferite gloriose della sua passione, pronuncerà il nome di Laura, Paola, Mikhail, Anna, Loredana, Nadia e dirà: “Padre, io voglio che Laura, Paola, Mikhail, Anna, Loredana, Nadia siano con me, dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato”.

A presiedere la Messa esequiale sarà l'Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che lo scorso 8 luglio ha già avuto modo di esprimere la sua vicinanza ai parenti delle vittime, ai feriti e agli ospiti della struttura, in un momento di preghiera nella chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Rita, adiacente alla Rsa.

Intanto, sono state eseguite ieri le autopsie sui corpi dei sei anziani morti. Da quanto si è saputo, i primi esiti degli accertamenti autoptici, effettuati da due medici legali, un tossicologo e un'antropologa nominati dai pm milanesi, cinque delle sei vittime sono morte per le inalazioni dei fumi, dopo che era scoppiato il rogo. Una delle due donne che si trovavano nella stanza da dove sono partite le fiamme, Laura Blasek, 86 anni, invece, è stata trovata carbonizzata.

Il 24 luglio sarà conferito dai pm l'incarico agli esperti per una maxi consulenza sulle cause del rogo e diversi altri aspetti

Il 24 luglio sarà conferito dai pm l'incarico agli esperti per una maxi consulenza sulle cause del rogo e diversi altri aspetti, tra cui "le misure adottate" dalla Rsa "a seguito del guasto all'impianto di rilevazione fumi" e i materiali usati nelle stanze. Nell'inchiesta figurano sei indagati, tra cui i vertici della cooperativa Proges, che gestiva la struttura di proprietà del Comune, e poi Claudia Zerletti, direttrice della struttura di via dei Cinquecento, Michele Petrelli, direttore del Welfare di Palazzo Marino e Guido Gandino, responsabile dell'area residenzialità, anziani e persone con disabilità del Comune.

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