Inchiesta curve, anche Emis Killa tra i perquisiti

Perquisito anche il rapper Emis Killa nell'ambito dell'inchiesta sulle curve milanesi. I suoi rapporti con Lucci

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Milano

Inchiesta curve, anche Emis Killa tra i perquisiti

Anche il rapper milanese Emis Killa tra le persone perquisite nell'ambito del blitz di ieri che ha portato all'arresto di 19 persone e con al centro le indagini sugli ultrà delle curve milanesi. Il dettaglio emerge solo oggi: il nome del 34enne all'anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli,  compare negli atti come in "rapporti", così come Fedez e altri cantanti, con Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri della Curva sud, ora in carcere. Emis Killa non risulta indagato. Secondo quanto riferisce Repubblica, in casa del rapper sono stati trovati  tirapugni, sfollagente e coltelli.

Le ambizioni imprenditoriali di Lucci e i suoi rapporti con molti rapper italiani

Riporta Ansa: "Sono emerse le ambizioni imprenditoriali di Lucci: il suo ruolo di capo della Curva Sud gli ha consentito di tessere, soprattutto con noti artisti italiani (Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe, Cancun, Guè Pequeno),relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale". E ciò gli ha consentito "di aumentare - scrive il gip - in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale (ed in particolare in Calabria), sia internazionale, facendo leva sull'intraprendenza del suo fedelissimo Hagag Islam, già in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese".

Anche Emis Killa con i capi ultra che aggredirono uno steward

C'era anche  Emis Killa, con altri componenti del direttivo della Curva Sud Milano quando l'11 aprile 2024, all'ingresso di Milan-Roma, era stato aggredito da uno di loro uno steward che aveva cercato invano di impedire che ai tornelli transitassero due tifosi con unico biglietto. "Sono stato bloccato - ha messo a verbale la vittima - da una persona sopraggiunta alle mie spalle, il quale mi ha afferrato dal braccio sinistro strattonandomi con violenza, in modo tale e' riuscito a farmi perdere la presa del ragazzo privo di biglietto che avevo bloccato, permettendogli di entrare. Subito dopo sono intervenuti in mio soccorso i colleghi in servizio ed il mio responsabile, loro si sono posti intorno a me per proteggermi da un gruppo di tifosi del Milan che mi avevano circondato". Dall'analisi della polizia scientifica dei filmati delle telecamere sono stati identificati appunto il rapper e altri capi' ultra' come Francesco Lucci, Islam Hagag, Fabiano Capuzzo, Luciano Romano arrestati ieri con le accuse di associazione per deliquere.