Inchiesta in Sicilia, Melazzini si sospende da direttore del Niguarda

Una inchiesta sulla sanità in Sicilia coinvolge Mario Melazzini, scelto da Bertolaso come direttore sanitario del Niguarda di Milano. Il Pd: "Nomina i

Redazione
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Mario Melazzini
Milano

Inchiesta in Sicilia, Melazzini si sospende da direttore del Niguarda

Il direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano Mario Melazzini è tra gli indagati nell'inchiesta della procura di Messina in qualità di presidente della Fondazione Aurora onlus. Il Niguarda con una nota ha annunciato che lo stesso Melazzini, "appreso dell'ordinanza di misura cautelare di natura interdittiva ha sospeso ogni attività istituzionale fruendo del congedo ordinario". "Come indicato nella nota odierna del legale patrocinatore del dottor Melazzini - si legge - il prossimo 20 maggio avverranno le opportune interlocuzioni con l'autorità giudiziaria per gli approfondimenti in ordine all'applicazione della misura cautelare rispetto alla posizione attualmente ricoperta".

Bussolati (Pd): "Melazzini, Bertolaso è stato incauto. Ed ora ne fa le spese il Niguarda"

“Mario Melazzini non è uno qualunque, secondo voci accreditate era il designato direttore generale al welfare di Regione Lombardia ed è direttore sanitario di uno dei maggiori ospedali della Lombardia - così il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati - . Noi siamo garantisti e quindi per noi è innocente fino a sentenza definitiva, ma il fatto che sia sottoposto a misure che gli impediscono di avere a che fare con il mondo sanitario è un fatto rilevante. Noi avevamo segnalato le incongruità del suo incarico all’ospedale di Sondalo, dove era direttore generale nonostante non avesse ancora fatto il periodo di raffreddamento dovuto dopo l’incarico nella privata Maugeri. Evidentemente sul suo nome l’assessore Bertolaso è stato incauto, e ora a farne le spese è il Niguarda. In via precauzionale, ora ci attendiamo che Melazzini venga sospeso dall’incarico”.

Melazzini e l'inchiesta siciliana sulla gestione del complesso clinico NemoSud

L'inchiesta siciliana, ricostruisce Agi, vede al centro la gestione del complesso clinico privato "NemoSud" che si occupava di riabilitazione neurologica all'interno del Policlinico di Messina. Secondo l'ordinanza firmata dalla gip Claudia Misale, otto anni fa, nella qualita' di direttore sanitario del Policlinico di Messina, Volo avrebbe agito in concorso con Marco Restuccia, allora direttore generale; Giuseppe Laganga Senzio, direttore amministrativo; e Mario Giovanni Melazzini, presidente della Fondazione Aurora Onlus. I primi tre "avendo, per ragione del loro ufficio, la disponibilita' del denaro destinato alla erogazione di prestazioni sanitarie pubbliche, se ne appropriavano disponendone la distrazione in favore della fondazione "Aurora onlus", su "determinazione" di Melazzini.

In particolare, con la delibera 448 del 23 marzo 2016, Volo, Restuccia e Laganga Senzio "deliberavano l'approvazione del cd addendum alla seconda convenzione (sottoscritto anche da Melazzini), con conseguente aumento di budget in favore della Fondazione Aurora onlus per la realizzazione del progetto Nemosud", "rendendo disponibile" per il periodo 2015-2017 sino alla scadenza della seconda convenzione (il 31 dicembre 2017) presso il settore economico finanziario e patrimoniale del Policlinico di Messina l'importo di 1.636.841 annui a favore della Fondazione Aurora onlus, rappresentata da Melazzini, che ha incassato negli anni 2016 e 2017 la somma complessiva di 2.433.678,07 euro, con una maggiorazione del finanziamento pari a 162.443 euro euro.

E' stato disposto a carico dell'assessore e degli altri il sequestro preventivo di denaro e sui beni mobili e immobili a loro intestati sino alla concorrenza di 2.433.678 euro. L'assessore ieri ha informato il presidente della Regione, "nonostante si tratti di fatti relativi a un periodo precedente il mio incarico di assessore" e si dice serena e consapevole di avere sempre agito nel pieno rispetto delle regole", pronta a "chiarire rapidamente" la sua posizione.