Inchiesta ultras, silenzio in aula: i primi 4 indagati, tra cui Beretta e Lucci, non rispondono al gip

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Beretta, Lucci, Bonissi e Romano, i primi 4 indagati nell'inchiesta sugli ultras

Andrea Beretta

Milano

Inchiesta ultras, silenzio in aula: i primi 4 indagati, tra cui Beretta e Lucci, non rispondono al gip

I primi quattro indagati nell'inchiesta che ha colpito duramente le Curve di Milan e Inter si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante i loro interrogatori di garanzia. Andrea Beretta, leader della Curva Nord interista, e Francesco Lucci, fratello del noto capo della Curva Sud milanista, hanno preferito mantenere il silenzio di fronte al giudice per le indagini preliminari, Domenico Santoro. Entrambi erano accompagnati dai loro legali, Mirko Perlino e Jacopo Cappetta, mentre il pubblico ministero Paolo Storari seguiva l'interrogatorio. La situazione è complessa, con i vertici delle curve accusati di far parte di due diverse associazioni a delinquere, una delle quali legata alla cosca ndranghetista dei Bellocco. Oltre a Beretta e Lucci, anche gli arrestati Riccardo Bonissi e Luciano Romano hanno scelto di non rispondere alle domande del gip, lasciando così in sospeso le accuse di estorsioni e traffici illeciti che gravano su di loro.

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