Intelligenza artificiale e musica: opportunità e regolamentazione per il futuro dei diritti d’autore

Eugenio Allora Abbondi, Director di Eico Music Fund: "L’IA non è solo una sfida ma anche un potente alleato per migliorare l’amministrazione e la gestione dei cataloghi musicali". L'analisi e la proposta

di redazione
Milano

Intelligenza artificiale e musica: opportunità e regolamentazione per il futuro dei diritti d’autore

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore musicale, offrendo nuove possibilità per la creazione, la gestione e la distribuzione delle opere. Secondo il primo studio globale sull’impatto economico dell’IA nei settori musicale e audiovisivo condotto della Confederazione Internazionale delle Società di Autori e Compositori (CISAC), si prevede che il mercato della musica generata dall'IA crescerà significativamente, passando da 3 miliardi di euro a 64 miliardi di euro entro il 2028.

Il punto chiave oggi però non è solo come l’IA influenzerà il mercato, ma in che modo questa trasformazione verrà regolamentata per garantire una tutela adeguata dei diritti d’autore.

Se da un lato l’IA solleva nuove questioni sulla protezione delle opere, dall’altro rappresenta un’opportunità concreta per valorizzare il patrimonio musicale esistente. È quanto già realizza Eico Music Fund, il primo fondo finanziario di investimento in royalties musicali operante in Italia, da sempre impegnato nell’adozione delle tecnologie più avanzate per ottimizzare la gestione dei diritti musicali, garantendo una redistribuzione efficiente e trasparente delle royalties.

L’intelligenza artificiale come strumento per la valorizzazione dei diritti musicali

“L’IA non è solo una sfida - afferma Eugenio Allora Abbondi, Director di Eico Music Fund - ma anche un potente alleato per migliorare l’amministrazione e la gestione dei cataloghi musicali. Eico Music Fund utilizza già l’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione amministrativa delle royalties, garantendo precisione nei flussi di distribuzione e per monitorare l’utilizzo delle opere su piattaforme digitali, migliorando la trasparenza dei rendimenti. Non da ultimo grazie all’IA è possibile rendere più efficienti i processi di gestione, riducendo tempi di elaborazione e margini di errore.”

Autorizzazioni e regolamentazione: una tutela per il futuro

Altro aspetto fondamentale è quello della regolamentazione legata all’uso dei cataloghi musicali da parte delle piattaforme di intelligenza artificiale. Qualsiasi utilizzo di opere protette per il training di IA deve avvenire solo previa autorizzazione dei titolari dei diritti, così come già previsto dalla normativa europea. La Direttiva Copyright (Direttiva UE 2019/790) stabilisce infatti che l’utilizzo di contenuti protetti da IA deve essere regolato e autorizzato dai titolari dei diritti, escludendo qualsiasi forma di utilizzo non concordato.

“Fortunatamente – prosegue Allora Abbondi - sebbene la tecnologia si evolva rapidamente, il diritto d’autore ha dimostrato di essere altrettanto reattivo nell’adattarsi alle nuove sfide, garantendo un solido quadro normativo per il futuro”.

Stando al rapporto condotto da Civita, SIAE e SWG, una delle principali preoccupazioni dei 4.700 creativi intervistati riguarda proprio l’impatto della GenAI sulla tutela del diritto d’autore. Malgrado ciò, circa la metà di loro già utilizza strumenti di IA per scopi esplorativi e di miglioramento dei testi e soprattutto si dichiara disponibile a permettere l’utilizzo delle proprie opere per l’addestramento delle IA, purché a fronte di adeguato compenso.

Licenze e compensazioni: una nuova opportunità per il settore musicale

La musica rimane un prodotto umano: l’elemento creativo, la capacità di innovare e di trasmettere emozioni sono caratteristiche insostituibili. Il valore della musica dipende ancora dalla qualità dell’opera e dall’identità di chi la crea – precisa Allora Abbondi –. Tuttavia l’introduzione di un sistema di licenze per l’utilizzo delle opere nei modelli di intelligenza artificiale può rappresentare un’importante fonte aggiuntiva di entrate per il settore musicale”.

Secondo il direttore di Eico Music Fund, un possibile modello prevede che le piattaforme che sviluppano IA richiedano l’autorizzazione per l’utilizzo di opere coperte da diritto d’autore, contribuiscano ad un sistema di licenze e compensazioni per i titolari dei diritti e garantiscano trasparenza nell’uso dei cataloghi musicali attraverso strumenti di monitoraggio avanzati. “Questi flussi di compensazione potrebbero essere gestiti dalle società di collecting, che avrebbero il compito di redistribuire i proventi ai titolari dei diritti in maniera equa ed efficace.”

Ciò significa che le piattaforme di IA dovrebbero corrispondere un pagamento alle società di collecting, che a loro volta distribuirebbero i compensi agli aventi diritto, sempre previa autorizzazione da parte dei titolari delle opere. “In questo modo – aggiunge – si creerebbe un meccanismo regolato e trasparente che garantisce una corretta remunerazione agli autori e ai detentori dei diritti, trasformando l’IA in un’opportunità di crescita per l’intero settore”.

Allora Abbondi: “Tecnologia e know-how a servizio della musica”

L’IA rappresenta una grande rivoluzione, ma la sua integrazione nel settore musicale deve avvenire nel rispetto delle opere e dei loro autori - può rappresentare nuove opportunità, di valorizzazione dei diritti d’autore. dell’opera. A livello giuridico, la normativa europea sta già tracciando una strada chiara, e il settore musicale ha l’occasione di adattarsi con strumenti che garantiscano sia la tutela che la valorizzazione dei diritti d’autore. “La musica è un patrimonio culturale ed economico che va preservato e valorizzato - conclude Allora Abbondi -. Eico Music Fund continuerà a essere in prima linea in questo processo, unendo tecnologia e know-how per creare nuove opportunità per il futuro del settore musicale”.

EICO Music Fund

EICO Music Fund, è un comparto di EICO Funds Sicav plc, il primo fondo AIF (Alternative Investment Fund) di diritto europeo dedicato all’investimento nel mondo della musica. EICO Music Fund è un fondo nuovo ed innovativo che detiene diritti che hanno segnato la storia della musica italiana ed internazionale degli ultimi 50 anni, generando un flusso di cassa costante e cospicuo che solo le canzoni più belle di sempre possono garantire. L’ottimizzazione dello sfruttamento e della raccolta dei diritti acquisiti a livello globale viene garantita da una struttura internazionale e dall’utilizzo di approcci innovativi che sfruttano le ultime tecnologie. Beneficiando dell'expertise combinata di un team con oltre vent'anni di esperienza sia nel campo finanziario  che in quello musicale, il fondo promette solidità finanziaria e prospettive di crescita.

Per ulteriori informazioni: https://eicofunds.com/presentation-video-eico-music/

Tags:
eico music fundeugenio allora abbondiintelligenza artificialemusica