La Scala Fistel Cisl su Ortombrina: “Non vogliamo pressioni politiche"

La rappresentanza sindacale della Scala Fistel Cisl emette una nota sulla nomina del Sovrintendente in pectore Fortunato Ortombrina

Redazione
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Fortunato Ortombrina
Milano

La Scala Fistel Cisl su Ortombrina: “Non vogliamo pressioni politiche di sorta"

Non proprio un tappeto rosso quello steso dalla rappresentanza sindacale della Scala Fistel Cisl nei confronti del Sovrintendente in pectore Fortunato Ortombrina. Così la nota:  "Non ci appassionano le strumentalizzazioni e le forzature politiche, ne' tantomeno le attribuzioni di significati che vanno oltre il valore, la competenza, l'esperienza e l'indipendenza del Sovrintendente che il CdA scaligero ha designato, ci auguriamo in piena e totale autonomia e scevra da condizionamenti di qualunque tipo. La Scala è un teatro a vocazione internazionale che deve essere diretto da chi ne ha i requisiti a prescindere dal passaporto che ha in tasca". 

Scala Fistel Cisl: “Serve un ragionamento sulla validità del metodo dell’affiancamento del sovrintendente in uscita”

Ortombina entrerà in servizio dall'1 settembre 2024 dopo un periodo di affiancamento con l'attuale Dominique Meyer. "Il sovrintendente deve avere la capacità di valorizzare, tramandare e attualizzare il grande patrimonio musicale italiano oltre a sapersi misurare con il repertorio internazionale, con la sperimentazione di nuovi linguaggi e con l'innovazione di contenuti", proseguono, sottolineando che "Fino ad oggi il metodo previsto dallo statuto della Fondazione che prevede l'affiancamento del sovrintendente in uscita con quello designato non è mai stato sperimentato per la mancata disponibilità degli interessati a procedere in tal senso. Su questo punto riteniamo che vada fatto qualche ragionamento in chiave futura sulla validità del metodo, ma anche sulla sua incidenza sul bilancio". 

“Il Teatro ha bisogno di stabilità istituzionale”

"Ci auguriamo, comunque - concludono - che il futuro del teatro nei prossimi due anni possa svolgersi nel migliore dei modi senza fibrillazioni ne' pressioni politico-sindacali di sorta. Il Teatro ha bisogno di stabilità istituzionale oltre che di certezza sui finanziamenti, quelli pubblici in primis, per proseguire nello svolgimento delle sue funzioni istituzionali e per tenere alto il suo livello di eccellenza così come universalmente riconosciuto".

Ribadita la necessità di una struttura di coordinamento delle attività

I sindacati hanno inoltre ribadito la necessità di una struttura di coordinamento delle attività e dei settori riconducibile a una moderna Direzione Generale. L'attuale modello organizzativo ha mostrato evidenti limiti proprio per il venir meno di una struttura di questo tipo". Scala Fistel Cisl invoca "Un modello sindacale partecipativo che preveda il coinvolgimento delle OO.SS negli organi gestionali aziendali. Per quanto riteniamo errato il pronunciamento da parte dei sindacati su una figura politico-istituzionale come quella del sovrintendente - concludono - riteniamo invece importante che la scelta dei direttori di tutti i complessi artistici possa avvenire tenendo anche conto del parere dei lavoratori dei gruppi interessati".