La villa a Gallipoli prenotata in agenzia si rivela una stamberga

La disavventura di una turista milanese in Salento. Un altro albergatore apprende la vicenda e propone alla donna una vacanza gratis: "La Puglia è accoglienza"

Gallipoli
Milano
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La villa a Gallipoli prenotata in agenzia si rivela una stamberga

Pensava di aver prenotato una villa per una vacanza da sogno a Gallipoli, ma arrivato sul posto ha scoperto che l'alloggio per il quale aveva già versato un acconto di 1.359 euro non era quello in cui l'agenzia l'avrebbe voluta fare alloggiare e che era in realtà più simile a una catapecchia. La disavventura capitata ad una turista milanese nella località turistica salentina è stata raccontata dal Fatto quotidiano. Che ha dato conto anche dello sviluppo della vicenda, più edificante: il giovane albergatore locale Fernardo Nazaro, vicepresidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce, appreso quanto accaduto si è infatti offerto per concedere alla turista ingannata una vacanza gratis.

Gallipoli, vacanza rovinata per una turista milanese

La turista milanese ha però nel frattempo fatto ritorno in Lombardia. L'agenzia che le aveva proposto la catapecchia al posto della villa aveva provato a rimediare un altro alloggio, giudicato dalla donna comunque al di sotto dello standard di comfort garantito dalla villa. E al momento, con le vacanze ormai sfumate, non può allontanarsi da Milano per sopraggiunte ragioni di lavoro.

La proposta dell'albergatore: "Vacanza offerta da me"

Questo il messaggio di Nazaro: “Per il forte amore che nutro per la mia terra, la prego di contattarmi per concordare la sua prossima vacanza a Gallipoli […] quando lei vorrà perché la Puglia, il Salento e i suoi abitanti sono noti per la loro accoglienza, cordialità e buon cuore e quello che le è capitato non riflette la nostra realtà. Aspetto la signora Scrimieri e la sua famiglia per dimostrarle, come lei stessa mi ha scritto in un messaggio, che Gallipoli e il Salento sono luoghi ospitali e per cancellare l’amarezza che ha dovuto subire dovendo rinunciare ad una vacanza tanto attesa"