Leoncavallo, Piscina (Lega): "Ma quale casa... non ci sono alternative allo sfratto"

Il segretario provinciale del Carroccio non fa sconti: "Gli occupanti si cerchino un locale sul libero mercato pagando le tasse come tutti". L'intervista

di Nicolò Rubeis
Samuele Piscina
Milano

Leoncavallo, Piscina (Lega): "Ma quale casa... non ci sono alternative allo sfratto"

"Non ci sono alternative allo sfratto del Leoncavallo" secondo il consigliere comunale e segretario provinciale milanese della Lega Samuele Piscina. "Gli occupanti saranno liberi di cercare un locale sul libero mercato, pagando le tasse come tutti i cittadini onesti" spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it. "Sentirli parlare di 'casa' mi urta, soprattutto se penso a tutti quelli che una casa non ce l'hanno o che fanno fatica con l'affitto e le bollette".

Piscina, lo sgombero è stato rinviato ancora una volta.

Oggi lì davanti c'erano centinaia di delinquenti. E con loro c'erano anche i Verdi per cercare di impedire lo svolgimento del nostro codice penale e questa mi sembra abbastanza una follia davanti a un'occupazione abusiva che perdura da decine di anni, soprattutto dopo la sentenza sui mancati sgomberi. I Verdi Gorini e Cucchiara, partecipando attivamente al presidio dei centri sociali, hanno sancito il totale posizionamento della maggioranza che sostiene Beppe Sala ed è grave è che il sindaco stesso, o gli altri partiti di maggioranza, non abbiano preso le distanze da quanto accaduto. La sinistra milanese spieghi in aula se condivide pienamente i valori costituzionali e democratici.


Una soluzione diversa allo sgombero, come chiedono gli occupanti, è possibile?


No, non esiste altra soluzione. Non posso esserci persone di serie A, che pagano tasse e canoni di affitto, e persone che se ne fregano. Se vogliono un luogo dove trovarsi, lo cercassero sul mercato libero come fanno tutti, e possibilmente lo facciano senza restarci dentro a spacciare o a disturbare il quartiere con la musica fino al mattino.

Ci sono anche dei murales che gli occupanti vorrebbero preservare perché ritenuti un 'patrimonio'.

Ma ritenuti da chi? Hanno cambiato murales non si sa quante volte negli anni. Non sono più gli stessi di dieci anni fa, quindi questa mi sembra una scusa ridicola. Anche perché non basta fare due disegni per ritenerla un'opera d'arte, specie in un contesto come quello.

Potrebbero poi trasferirsi in un altro locale occupato?

Il Leoncavallo è diventato uno spazio commerciale che non paga nessuna tassa. Dal mio punto di vista gli occupanti andrebbero tenuti sotto controllo e nei casi più gravi anche arrestati. Ma so che il nostro questore è molto attento alla questione. Se rioccuperanno, sono sicuro che l'intervento sarà immediato.
 
In Regione si è parlato di mappare tutti i centri sociali abusivi.

Fare sopralluoghi senza correre rischi è abbastanza difficile. Quando ero presidente di Municipio mappai tutti i centri sociali e i luoghi di culto abusivi per cercare di portare la questione al tavolo provinciale sulla sicurezza. Lo faremo ancora e insisteremo con le mozioni che chiedono lo sgombero di tutti gli spazi occupati senza permesso.

Tags:
legaleoncavallooccupazionesfratto