Librandi (+Europa): "Gas gratis. E una soluzione per le case popolari"
La ricetta di Librandi per le case popolari: "Soluzione drastica. Il gas? Gratis per tutti gli italiani"
Librandi (+Europa): "Gas gratis. E una soluzione per le case popolari"
Gianfranco Librandi si candida per "ascoltare la gente e risolvere quei problemi che hanno bisogno di una rappresentanza forte a Roma: case popolari, lavoro ed emergenza energetica". Deputato uscente, corre nella fila di +Europa, stabilmente nella coalizione di centrosinistra, nel collegio Lombardia 1-U08 che copre una vasta area di Milano, da Parco Forlanini a Baggio. Librandi è un imprenditore di successo, moderato da sempre ma con ricette anche choc.
Come quella sull'energia e sul gas: vuole dare energia gratis all'Italia.
Sì, esatto. Ma facciamo un passo indietro. Ieri abbiamo votato il dl Aiuti. E' un intervento importante, che vale 17 miliardi e che cerca di aiutare famiglie e imprese. Il mio punto di vista personale è che la situazione dell'energia è drammatica. E' originata dalla guerra, ma è come se fosse una vera e propria guerra essa stessa. E' un'emergenza che riguarda un bene primario, come la salute, come la sicurezza. Bisogna sapere armarsi di una strategia oltremodo aggressiva.
Quale?
La dico secca: occorre dare il gas agli italiani gratuitamente.
Gratuitamente.
Sì. E la motivazione è semplice. Se non lo si fa si bloccano le aziende. E se si bloccano le aziende è il disastro, arriva la disoccupazione, che sarà pazzesca. Quando c'è una guerra come questa non ci si può tirare indietro.
E quanto costerà?
Ho fatto i conti: ci vogliono tra gli 80 e i 100 miliardi. Con questi soldi dobbiamo pagare l'energia ai cittadini italiani, perché vivano una vita accettabile. Non si può vivere con l'inflazione, il Covid, la guerra e poi adesso anche con questo problema che può levare il 15 per cento della ricchezza totale di famiglie e aziende. Se non vogliamo perdere i posti di lavoro dobbiamo andare in quella direzione: energia gratis. Sono certo che se faremo questa cosa non ci sarà uno scostamento di bilancio perché andremo avanti a produrre e quindi ad avere gettito fiscale. Un altro effetto positivo è che così facendo si bloccherebbe la speculazione. Chiediamo all'Europa energia gratis ma prima ancora che ce la concedano anticipiamoli noi i soldi: li abbiamo e li dobbiamo utilizzare.
Parliamo di politica nazionale.
Ormai si dice che il governo Meloni è alle porte. Mica detto. Se si fanno i conti di quanti sono i voti della coalizione di centrodestra, almeno stando ai sondaggi, arriviamo al 47 per cento. Se uno prende i numeri stimati la coalizione di centrosinistra, con terzo polo e m5s, ci sarebbe un altro governo possibile. Devo dire che non aiuta il fatto che Calenda ha già detto che chiederà al centrodestra di fare un governo di coalizione nazionale, e questo vuol dire che vuole andare a destra.
E quindi?
Quindi speriamo di riuscire a fermarlo per far governare il centro con i partiti moderati, anche del centrodestra. Questa destra non può governare. Ma avete visto quel che è successo al parlamento europeo? Ha condannato i sistemi antidemocratici dell'Ungheria. Lega e Fdi non hanno votato questa risoluzione ed è chiaro dove ci vogliono portare: verso il modello ungherese. Capiamoci: gli ungheresi sono bravissimi, ma il loro governo no. Sono stati tolti tanti diritti civili, la spesa nella sanità è molto bassa, l'economia va malissimo, c'è un'inflazione incredibile sui beni di prima necessità. Non è il mio punto di riferimento, l'Ungheria. E poi è la porta verso la Russia.
Ecco, parliamo della guerra.
Colpa di Putin. Hanno deciso loro di iniziare la guerra. Posso capire i problemi con l'Ucraina, ma si potevano risolvere senza attaccare. Non andavano risolti con la guerra. Tornando alla destra italiana che ammira Orban e Putin: perché devo diventare ungherese o russo? Magari alla fine la gente riflette su questo e decide per un altro risultato elettorale. O magari si può fare un governo moderato per frenare questa avanzata molto pericolosa del centrodestra.
Parliamo del suo collegio. Un luogo dai tanti problemi che chiedono soluzioni.
Ho analizzato - visitandolo strada per strada - in maniera analitica il collegio, ho visto quali sono i problemi. Il problema principale sono le case popolari. E' un tema importante, che richiede ascolto. Per questo ho fondato un'associazione, che ho chiamato "Per voi", per prendere nota dei cittadini e delle loro esigenze. Le case popolari sono un dramma. L'85 per cento delle persone che le abitano sono italiani, e il 100 per cento delle persone vivono disservizi ai quali non è mai stata data risposta.
La soluzione?
Bisogna prendere in mano questo problema e risolverlo drasticamente: si richiedono più soldi allo stato centrale per spostare i cittadini, uno per uno, studiando caso per caso, verso delle soluzioni di case civili. Poi è chiaro che in Italia non si investe nelle case popolari da 20 anni, e questi sono i risultati. Per questo bisogna operare fortemente a Roma altrimenti questo problema non si risolverà mai.
Altra priorità?
Vorrei dedicarmi alla carenza dei medici di base. E' un disastro, i cittadini non sanno come fare. Bisogna mettere pià medici ma soprattutto creare poliambulatori per fare in modo che il cittadino venga seguito. La casa e la sanità sono i due pilastri, insieme al lavoro, dell'associazione che ho fondato. C'è tanto lavoro da fare e lo faremo insieme a tutti i cittadini e ai vari municipi e sa sarò io ad essere eletto - anche insieme all'opposizione - perché solo con l'aiuto di tutti si risolvono i problemi.
fabio.massa@affaritaliani.it