Loggia Ungheria: imputazione coatta per Amara. A Brescia il processo per calunnia
Il gip di Brescia impone l'imputazione di Piero Amara per calunnia, trasferendo il processo a Brescia e coinvolgendo figure chiave della magistratura e istituzioni
Loggia Ungheria: imputazione coatta per Amara. A Brescia il processo per calunnia
Il gip di Brescia, Cesare Bonamartini, ha deciso di procedere con l'imputazione coatta di Piero Amara, ex legale esterno dell'Eni, accusato di calunnia. La vittima delle calunnie sarebbe Claudio Galoppi, magistrato milanese e segretario generale di Magistratura Indipendente, che Amara avrebbe indicato come membro della controversa Loggia Ungheria. Questa decisione è stata riportata dal Corriere della Sera, che ha evidenziato come il gip di Brescia abbia respinto la richiesta di archiviazione proposta dalla Procura guidata da Francesco Prete.
Trasferimento del processo a Brescia
La decisione del gip di Brescia avrà un impatto significativo sul processo principale attualmente in corso a Milano. Infatti, l'imputazione coatta di Amara porterà il trasferimento del caso a Brescia per "connessione". Il processo, che coinvolge numerose figure di spicco, riprenderà dopo l'estate. In questo contesto, Amara si trova al centro di diverse indagini legate all'Eni e viene accusato di aver diffuso false accuse contro vari esponenti della magistratura e altre istituzioni.
Le accuse contro Amara
Piero Amara, originario di Augusta, è stato coinvolto in molteplici inchieste della Procura di Milano. Le accuse mosse contro di lui riguardano la calunnia di decine di figure influenti, tra cui membri della magistratura, del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), del Vaticano, e alte cariche istituzionali e politiche. Anche ufficiali della guardia di finanza e dei carabinieri sarebbero stati coinvolti nelle sue dichiarazioni calunniose, rendendo il caso estremamente complesso e di grande rilevanza pubblica.