Lombardia 2023, Pizzul (Pd): "Difficile avere il nome a settembre"

Le elezioni politiche a settembre rendono più complicato il percorso del Pd verso le Regionali. Pizzul: "M5S, quanto accaduto pregiudica i rapporti"

Fabio Pizzul
Milano
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Lombardia 2023, Pizzul (Pd): "Difficile avere il nome a settembre"

"Diventa un po' complicato con le elezioni politiche immaginare che ci sia a settembre un nome per le regionali". Lo afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Pirelli, Fabio Pizzul, a margine di una conferenza stampa sull'assestamento di Bilancio che verrà discusso in aula in questi giorni. Il capogruppo lascia intendere che le elezioni politiche 'anticipate' hanno inevitabilmente 'spostato' la priorità sull'appuntamento nazionale del 25 settembre.

Pizzul (Pd): "Cinque Stelle, pregiudicato il lavoro fatto finora"

Sulla rottura con i Cinque Stelle Pizzul commenta: "Ogni ragionamento per le regionali e' prematuro perche' bisogna capire lo scenario nazionale, ma e' evidente che quello che e' accaduto a Roma pregiudica molti dei passi che fin qui abbiamo fatto anche in Lombardia nella costruzione di possibili alleanze anche per le regionali". Non possiamo avere l'atteggiamento degli 'amiconi' a prescindere.

"Le regionali, se non ci sono sorprese dell'ultima ora, saranno a marzo o addirittura piu' in la'. Da qui a marzo - ha proseguito - deve passare molta acqua sotto i ponti: la prima quella delle politiche".

Pizzul (Pd): "Dualità Fontana-Moratti sempre più evidente"

"Le acque nel centrodestra sono agitate, Mattinzoli lascia Forza Italia, anche nella stessa giunta ci sono acque agitate. La dualita' Moratti-Fontana si rende sempre piu' evidente e non si puo' negare. Staremo a vedere anche cosa questo comportera' nelle scelte che la giunta e' chiamata a fare nelle prossime ore", ha aggiunto Pizzul.

Violi e Di Marco (M5S): "Se il Pd si sfila, noi andiamo con le altre forze di opposizione"

«Sorprende leggere le dichiarazioni dei Consiglieri regionali del Partito Democratico. Sorprendono sia perché in contraddizione con quanto dichiarato ieri dal Segretario regionale dello stesso PD, sia perché comprometterebbero il lavoro di molte forze politiche. Qui non si tratta infatti di PD e M5S. Qui si tratta di rispettare il percorso avviato, con largo anticipo rispetto alla scadenza elettorale, da tutte le forze politiche seriamente disposte a impegnarsi in una proposta alternativa a quella del centrodestra di Fontana. Se il Pd ha deciso di sfilarsi dai tavoli lavoro, per rincorrere chi lo ha già fatto come i vari Azione e Italia Viva oppure per allinearsi alle posizioni di Gelmini, Brunetta o addirittura Moratti, non potremmo che prenderne atto. In tal caso la nostra intenzione è quella di impegnarci per proseguire il lavoro intrapreso, insieme agli altri partiti seduti al tavolo e coerentemente impegnati nella stesura di programmi che parlano di sanità, trasporti regionali e sostenibilità ambientale ed energetica, per presentare una solida proposta a tutti i cittadini stanchi dei disastri del centrodestra lombardo» così il coordinatore regionale del M5S Lombardia Dario Violi e il capogruppo Nicola Di Marco, in merito al futuro del fronte progressista in vista delle elezioni regionali del 2023 commentando le dichiarazioni dei consiglieri regionali del Pd, Fabio Pizzul e Pietro Bussolati che questa mattina avevano sostenuto che quanto accaduto a Roma, pregiudica il lavoro sulle alleanze in vista delle Regionali del 2023.