Lombardia, ancora disservizi al sistema informativo socio sanitario

Sistema Siss in crash, Bertolaso: "Dipendiamo da una piattaforma del ministero". Bussolati (Pd): "Sintomo di malagestione e lottizzazione"

Redazione
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Milano

Lombardia, ancora disservizi al sistema informativo socio sanitario

Disservizi del sistema informativo socio sanitario della Lombardia. Da lunedì scorso è in crash il sistema Siss, da cui dipendono le prescrizioni di farmaci e accertamenti diagnostici, la compilazione dei certificati di malattia e la consultazione del Fascicolo sanitario elettronico.

Bertolaso: "Dipendiamo da una piattaforma del ministero"

L'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso spiega che questo succede perchè "dipendiamo da una piattaforma che è di proprietà ed è gestita da una società che dipende dal ministero dell'Economia. Questa società evidentemente ha un sistema che non è perfetto. E noi siamo costretti a subire evidentemente i problemi tecnologici, che però sono a monte rispetto a noi".  "Da questo punto di vista siamo anche noi vittime di un disservizio che sta più a monte. Questo disservizio di questi giorni dipende anche da un rapporto contrattuale - ha concluso l'assessore - perché c'è sempre dietro una società, un'impresa che sta erogando quel tipo di servizio al pubblico. Evidentemente ci sono stati degli errori sul piano contrattuale o della manutenzione che poi si riflettono sui cittadini".

Bussolati (Pd): "Caos sintomo di malagestione e lottizzazione"

Ma il Pd va all'attacco. Così Pietro Bussolati: "L'ennesimo malfunzionamento del Sistema informativo socio sanitario regionale è il chiaro esempio di un sintomo più profondo, la malagestione lombarda che non sa amministrare la complessità del sistema".  "Pare che il problema odierno derivi da un blocco della rete- scrive in una nota Bussolati- ma è indicativo che costantemente sorgano problematiche che bloccano un servizio essenziale senza strategie di intervento immediato. Una situazione che si trascina da anni con nomine politicizzate e incapacità di fare sinergia tra le realtà aziendali che hanno dato vita ad Aria. In questo quadro, il ramo informatico è rimasto feudo di Fratelli d'Italia, con dirigenti candidati ed eletti in Senato nelle file del partito di Giorgia Meloni e una pessima gestione della società che si trascina da anni. Noi da anni denunciamo il malfunzionamento e chiediamo un cambio di rotta per fermare il caos. A farne le spese sono i servizi pubblici, rivolti in questo caso alla salute, uno dei diritti fondamentali. Così, la Lombardia resta al palo, con servizi di scarsa qualità".

"In questo momento, inoltre, il consiglio regionale continua a rimandare le nomine perché nella maggioranza i partiti non trovano l'accordo, peggiorando ulteriormente la situazione", conclude Bussolati.