Lombardia, approvate le modifiche alla riforma sanitaria

Monti (Lega): "Nessuno stravolgimento, solo modifiche tecniche". Ma Pd e M5S attaccano: "I problemi non sono affrontati e risolti"

Milano
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Lombardia, approvate le modifiche alla riforma sanitaria

Nella seduta di consiglio regionale lombardo di oggi martedì 10 maggio la maggioranza ha approvato la prima legge di revisione normativa ordinamentale del 2022, in cui sono inserite le modifiche tecniche alla riforma sanitaria concordate da Regione Lombardia con il Governo.

Il consigliere della Lega Emanuele Monti - "Dopo l'approvazione del Consiglio dei ministri  oggi mettiamo nero su bianco gli impegni presi con il governo. Nessuno stravolgimento ma solo modifiche tecniche che permetteranno un ulteriore slancio alla sanita' lombarda". Ad ogni modo "siamo gia' partiti con l'attuazione della legge e abbiamo gia' reso operative le prime strutture sanitarie territoriali e i risultati sono gia' evidenti - ha aggiunto - entro il 2024 ci siamo prefissati di concludere la realizzazione di 218 case di comunita' e 71 ospedali di comunita'".

Pizzul (Pd): "Correzioni e modifiche sostanziali"

Di tutt'altro avviso il capogruppo del Pd Fabio Pizzul: "Dopo sei mesi dall'approvazione, la riforma della sanita' lombarda "ha dovuto essere corretta da un nuovo voto in Aula, e non su aspetti secondari, ma per modifiche sostanziali". Secondo l'esponente dem, senza queste modifiche "la riforma sarebbe stata impugnata e rimandata al giudizio della Corte Costituzionale". Tuttavia, "i problemi dei lombardi, come la mancanza di medici, i pronto soccorso intasati e le liste d'attesa lunghissime - ha rimarcato Pizzul - anche con questa nuova versione non vengono affrontati e risolti". Insomma, "tante parole e tante promesse, ma i problemi rimangono tali e quali".

Fumagalli (M5S): "Sanità lombarda lontana dal modello nazionale"

Per il consigliere del M5s Marco Fumagalli "la sanita' lombarda continua ad essere lontana dal modello nazionale". Rispetto ai rilievi ministeriali "si e' deciso di affidare alla Regione la funzione di accreditamento, previa istruttoria della Ats, mantenendo in capo alle stesse le attivita' di contrattualizzazione". Questo "ha generato una confusione di ruoli e risulta in contrasto con i principi di garanzia stabiliti dalla normativa sul procedimento amministrativo".

Comazzi (Forza Italia): "Legge di ampio respiro"

Secondo il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Comazzi, con il voto di oggi il Consiglio "ha recepito pienamente le indicazioni, di natura meramente tecnica e formale, del governo sulla riforma regionale della sanita', che in questi mesi sta trovando piena applicazione". Una legge "di ampio respiro", per un testo "pienamente condiviso con il governo - ha concluso l'azzurro - che ne ha approvato sin da subito l'impostazione e i principi cardine".

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