Imaginarium III, la creatività per un futuro sostenibile
Imaginarium, l'evento organizzato dalla Acqua Foundation 2024 a Milano per chi crede che l'arte, la moda e il design possano cambiare il mondo
Imaginarium III, la creatività per un futuro sostenibile
C’è un potere nascosto nelle idee, soprattutto quando nascono dalla creatività. È proprio questo il messaggio che emerge dalla terza edizione di Imaginarium, un evento organizzato dalla Acqua Foundation, che si è tenuto il 13 settembre 2024 a Milano. In questo spazio di dialogo, pensato per chi crede che l'arte, la moda e il design possano cambiare il mondo, si è parlato di sostenibilità, ma con un approccio nuovo: unire innovazione e bellezza per affrontare le sfide ambientali.
Imaginarium non è solo un momento di riflessione, ma un vero e proprio laboratorio di idee, dove leader e creativi hanno portato esperienze e visioni su come rendere le nostre industrie più rispettose dell’ambiente. Al centro del dibattito, un tema chiave: l’acqua, una risorsa tanto preziosa quanto minacciata.
Acqua Foundation: un impegno concreto per l’acqua
Acqua Foundation è nata con l’obiettivo di proteggere e gestire le risorse idriche a livello globale. E proprio durante l’edizione di quest’anno di Imaginarium, la fondazione ha lanciato due progetti di grande importanza.
Il primo è un’iniziativa di solidarietà per la Cambogia, che punta a installare depuratori d’acqua in una scuola locale. Qui, l’acqua non è solo una risorsa scarsa, ma spesso anche contaminata a causa dell'industria tessile. Grazie a questa collaborazione con l'ONG WeWorld, centinaia di bambini potranno avere finalmente accesso ad acqua pulita, migliorando così le loro condizioni di vita.
Il secondo progetto, altrettanto cruciale, è il decalogo contro il blue washing. Sempre più spesso, le aziende si appropriano del concetto di sostenibilità idrica per scopi di marketing, senza un reale impegno dietro le parole. Il decalogo, sviluppato insieme all’esperta di politiche idriche Francesca Greco, diventerà un punto di riferimento per combattere queste pratiche ingannevoli, promuovendo una comunicazione trasparente e responsabile.
Creatività e sostenibilità: un connubio potente
Le industrie creative, dalla moda al design, dall’arte all’architettura, sono state protagoniste del dibattito. Il loro impatto non si misura solo in termini economici, ma anche in come riescono a influenzare la società. Imaginarium ha dimostrato che la creatività può essere uno strumento potente per ripensare la sostenibilità. Leader come Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, e Eva Kruse, fondatrice della Global Fashion Agenda, hanno raccontato come stanno affrontando le sfide globali con progetti concreti, capaci di coniugare bellezza e rispetto per l’ambiente.
Al centro di questo dialogo, la Chief Sustainability Officer di Luisaviaroma, Luisa Panconesi, ha moderato una serie di tavole rotonde con ospiti di eccezione. Questi incontri hanno toccato temi come moda, diversità e inclusione, dimostrando come la sostenibilità non sia solo una questione ambientale, ma anche sociale.
Acquatic tales: l’arte che parla alla natura
Ma Imaginarium non è solo parole. Uno dei momenti più toccanti è stata la mostra Acquatic Tales dell’artista Elena Mazzi, organizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Attraverso le sue opere, Mazzi ha raccontato il rapporto delicato e spesso conflittuale tra uomo e natura, intrecciando storie, fantasie e realtà. Le sue creazioni non sono solo opere d’arte, ma veri e propri messaggi di speranza per un futuro dove l’uomo può vivere in armonia con l’ambiente.
Un futuro che dipende da noi
Le parole di Giuseppe Di Vita e Cecilia Ago, co-fondatori della Acqua Foundation, hanno colpito al cuore dell’evento. “Quest'anno”, hanno detto, “ci siamo concentrati ancora di più sull’importanza della conservazione dell’acqua, una risorsa che non possiamo più dare per scontata. In Cambogia, l'acqua pulita è un lusso, e noi vogliamo fare la differenza, partendo dai più piccoli e vulnerabili: i bambini”. Gabriele Bonfiglioli, altro co-fondatore, ha aggiunto: “La creatività può davvero cambiare il mondo, ma è necessario agire ora”.