Milano Fashion Week, il meglio del terzo giorno
Max Mara, Moschino, Prada ed Emporio Armani hanno presentato le loro collezioni: tradizione sartoriale, creatività e innovazione sulle passerelle milanesi
MFW
MFW: la scienza come ispirazione per la primavera estate 2025
Max Mara porta la fisica sulle passerelle, trasformando i concetti astratti della matematica in eleganza sartoriale. La nuova collezione primavera estate 2025 è un omaggio a Ipazia, l'astronoma e matematica dell'antica Alessandria. I dettagli dei capi riflettono la complessità della trigonometria e delle equazioni di Pitagora, con cuciture geometriche che ricordano le frecce dei sarti. I drappeggi asimmetrici e i trench in fresco cotone evocano con precisione matematica un’estetica senza tempo.
L’influenza di Ipazia si estende anche nelle coulisse ellittiche che scoprono il corpo con grazia, mentre le gonne a colonna e gli abiti a costine rievocano l’eleganza delle sacerdotesse. La collezione si distingue per la palette cromatica, ispirata ai colori della scienza: bianco cristallino, nero ossido, marrone e blu delphinium. Tessuti come gabardine e drill si alternano a sete stropicciate, unendo tecnica e creatività per dar vita a capi come la camicia in popeline, trasformata in un'icona di design. La collezione di Max Mara dimostra che la scienza può davvero essere "magia che funziona".
Prada: Supereroi contro gli algoritmi
In un mondo dominato dagli algoritmi e dalla manipolazione tecnologica, Prada celebra l’individualità umana. Per la prossima estate, Miuccia Prada e Raf Simons hanno creato una collezione che rappresenta l'imprevedibilità e la forza interiore degli individui, trasformandoli in supereroi contemporanei. Ogni capo racconta una storia diversa, riflettendo la varietà e la complessità dell'essere umano in un’era di bombardamento digitale.
Le gonne borghesi, tenute insieme da moschettoni e ganci, si combinano con visiere e occhiali futuristici, in un continuo gioco tra passato e futuro. La collezione esprime una ribellione contro le scelte dettate dalla tecnologia, offrendo soluzioni sartoriali che celebrano la creatività umana. Un mix di codici classici, come le bluse con fiocco e cappotti maculati, si alternano a capi futuristici come tute da supereroe indossate sotto abiti di chiffon. La risposta di Prada agli algoritmi è chiara: solo l'imprevedibilità umana può sfidare la logica finita delle macchine.
Moschino: L'ordinario diventa straordinario
Con ironia e una profonda connessione al DNA del marchio, Adrian Appiolaza, direttore creativo di Moschino, trasforma gli oggetti del quotidiano in capi unici per la primavera estate 2025. La collezione, ispirata al fondatore Franco Moschino, è un inno alla giovinezza e alla creatività, dove lenzuola si trasformano in abiti da sera, borse assumono la forma di flaconi di detersivo e décolleté sono ricoperte di post-it.
La decostruzione sartoriale si fonde con una forte dose di umorismo e fantasia. Tubini neri si uniscono a vestaglie di seta stampata, mentre graffiti infantili vengono ricreati su completi in cotone. Ogni dettaglio, dai tappi di biro agli Smiley, racconta una storia di libertà creativa. Moschino, con questa collezione, dimostra ancora una volta che la moda può rendere straordinario anche il più ordinario degli oggetti.
Emporio Armani: Tradizione e futuro si incontrano
Giorgio Armani guarda al passato con occhi proiettati al futuro, e la collezione primavera estate 2025 di Emporio Armani ne è la testimonianza. Una gigantografia di una modella in completo maschile accoglie gli ospiti della sfilata, simbolo di un gesto che una volta era provocatorio e che ora diventa un gioco di stile. La cravatta torna a essere un accessorio di rottura, indossata con femminilità e leggerezza.
La collezione alterna giacche morbide a pantaloni fluidi, trench a blouson, abiti drappeggiati a gonne lunghe, in un equilibrio perfetto tra maschile e femminile. Il gesto più istintivo del guardaroba, la camicia bianca, è rielaborato con un tocco di modernità, portato con pantaloni ricamati e, naturalmente, la cravatta. Armani celebra la continuità e l'evoluzione, confermando il suo legame indissolubile con Milano, città che rimane al centro del suo mondo creativo.