Ritorno al futuro per Malo Cashmere
Malo Cashmere ritorna con il nuovo flagship store a Milano in Via della Spiga, presentando la nuova collezione AI 24/25 durante la MFW
Ritorno al futuro per Malo Cashmere
Il celebre brand di cashmere torna ai fasti di un tempo e celebra l’apertura del nuovo flagship store in Via della Spiga a Milano in occasione della MFW . In occasione della Milano Fashion Week di poche settimane fa, Malo Cashmere ha celebrato l’apertura del nuovo flagship store in Via della Spiga al civico 30, nel cuore dello shopping del lusso milanese, con la presentazione in anteprima dei capi più rappresentativi della collezione AI 24/25, un evento speciale e un’esibizione temporanea dedicata all’archivio della maison. «Siamo felici – racconta Nancy Marchini, Direttore Marketing di Maload affaritaliani.it - di poter celebrare l’apertura della nostra nuova boutique in occasione della Milano Fashion Week e presentare al pubblico, non solo il concept del nostro flagship store situato in una delle vie più prestigiose della città, simbolo della moda, ma anche alcune anticipazioni della collezione uomo e donna AI 24/25 con i look più rappresentativi», dichiara.
La collezione "Framing" AI 24/25
La nuova collezione AI 24/25, dal titolo “Framing”, si ispira a pattern culturali cosmopoliti per esprimere uno stile che racchiude essenze di culture diverse: dagli jacquard che raccontano del Perù, a uno stile più urban e contemporaneo che parla di Manhattan. “Framing” è la volontà di raccogliere dei frame, appunto, di culture e popoli diversi, in un mondo connesso e fluido in cui l’identità è valorizzata dalla diversità. La nuova collezione è ispirata e rivolta a un globe-trotter che porta in valigia capi provenienti da ogni parte del mondo e che fanno parte del suo lifestyle, abbracciando tutte le culture del mondo.
Esibizione dell'archivio maison: il viaggio del Cashmere Malo
Malo ha anche ospitato nella sua nuova boutique l’esibizione temporanea dedicata all’archivio della maison: un percorso sensoriale per ripercorrere insieme ai visitatori l’affascinante storia del brand e del cashmere. Una storia che inizia nel deserto del Gobi, nell’area che si estende dalla Cina settentrionale alla Mongolia interna, dove le capre hircus danno origine al prezioso cashmere firmato Malo, per proseguire in Italia, più precisamente a Campi Bisenzio e a Piacenza, dove il cashmere, fibra principe di Malo, viene lavorato con lenti passaggi dalle sapienti mani artigiane.
Icona del quiet luxury da oltre 50 anni
L’archivio e la storia di Malo portano nella boutique milanese un telaio, simbolo e strumento imprescindibile della maison, grazie al quale da oltre 50 anni realizza la raffinata maglieria icona del quiet luxury. E ancora, bellissime foto d’archivio, in particolare gli shooting di moda firmati da grandi fotografi come, ad esempio, quello scattato nel 1999 dal grande maestro Peter Lindbergh. Infine, campionature di tessuti: dall’immancabile fiocco di cashmere, al cashmere light, fino al misto cashmere. E ancora fibre naturali come il cotone e il lino e fibre preziose come la seta e l’alpaca. Senza dimenticare l’amore per i dettagli di Malo che si esprime, ad esempio, nelle lavorazioni dei bottoni e nella loro infinita varietà: in madreperla, con decori intagliati o rivestiti in tessuto, per citarne alcuni.
La boutique di Malo: "oasi di lusso, sostenibilità e fusione culturale"
“La nuova boutique di Malo – continua la manager - rappresenta una vera e propria oasi di lusso e sostenibilità nel cuore di Milano. Con tre vetrine su strada e uno spazio di 190 metri quadri su due piani, il flagship store non è solo uno spazio commerciale, ma rappresenta una fusione di culture, un connubio tra Oriente e Occidente, nelle scelte di certe finiture. Malo ha posto una grande attenzione all’ambiente e alle foreste, evidenziando il proprio impegno con progetti di riforestazione sul proprio store online e scegliendo per la boutique milanese una pavimentazione e arredi in bambù. Il bambù, oltre ad essere una scelta sostenibile, è una pianta versatile e resistente di origine orientale, la cui coltivazione non richiede l’uso di fertilizzanti o pesticidi. La decisione di utilizzare il bambù riflette l’impegno di Malo verso la sostenibilità ambientale e l’attenzione alla riduzione degli sprechi”.
Progetto "sleeping colors": recupero di filati di scarto
All’interno della boutique, Malo adotta una filosofia “zero waste” con il progetto “sleeping colors” che consiste nel recupero di filati di scarto per creare un muro di colori unico. Questi filati, come i residui di produzione o i filati di fine cono, vengono selezionati attentamente e utilizzati per dare vita a nuovi capi o ad elementi decorativi, promuovendo così una moda più sostenibile e consapevole. Nancy Marchini, Direttore Marketing di Malo, sottolinea l’importanza di questo approccio: «Abbiamo creato un muro di colori utilizzando filati di scarto, dando loro una nuova vita e omaggiando la storia di Malo, rinomato per la sua leadership nei colori del cashmere».
Malo, dal latino"ego malo": io preferisco
La boutique offre uno spazio moderno ed essenziale, progettato per accogliere i clienti in un ambiente raffinato e confortevole. Un’area relax invita i visitatori a prendersi una pausa dalla frenesia quotidiana e a immergersi nella bellezza delle fibre naturali proposte da Malo. Il personale altamente qualificato è dedicato a offrire un’esperienza di shopping personalizzata e raffinata, guidando i clienti nella scelta dei capi che meglio si adattano al loro stile e alle loro esigenze. Con l’apertura del nuovo flagship store, Malo conferma il suo impegno verso la sostenibilità e la qualità, offrendo ai clienti non solo prodotti di alta gamma, ma anche proposte moda che sanno valorizzare la bellezza di qualsiasi silhouette, l’alta manifattura e la sapienza artigianale e il rispetto per l’ambiente. Malo, dal latino “ego malo”, significa “io preferisco”. Un nome che si rivolge a chi percependo la differenza tra un buon cashmere e un cashmere di sublime fattura italiana, preferisce Malo.