Milano 2021, le dieci richieste di Spi Cgil Lombardia ai candidati sindaco

Il sindacato lombardo dei pensionati presenta il proprio decalogo di richieste e proposte ai candidati sindaco di Milano

Spi Cgil
Milano
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Milano 2021, le dieci richieste di Spi Cgil Lombardia ai candidati sindaco

Lo SPI CGIL della Lombardia, il sindacato dei pensionati, presenta un decalogo di richieste e proposte ai candidati sindaco di Milano in vista delle elezioni del 3 e 4 ottobre. Recita la nota: "Diversi sono i temi che da parte nostra chiediamo siano presi in considerazione dai candidati.Innanzitutto domandiamo, se saranno eletti, di coinvolgere il sindacato in sede di programmazione annuale. Così come tra l’altro previsto da un’intesa che abbiamo siglato con Anci Lombardia, l’associazione dei comuni lombardi, lo scorso 28 luglio 2021.  Il sindacato dei pensionati vuole tutelare e rappresentare tutte le persone anziane nessuna esclusa, con il solo scopo, che dovrebbe essere condiviso da tutti,  che ogni amministrazione comunale diventi amica degli anziani, in particolare i più deboli. Con i sindaci vogliamo discutere di come migliorare la qualità dei servizi di cura ed assistenza erogati dal servizio pubblico e, nel caso di strutture accreditate, sottoporle a puntuali verifiche degli standard qualitativi.Le persone anziane utilizzano più di altre i servizi che la comunità mette a disposizione, sono gli anziani però che soffrono maggiormente di altri la mancanza di prestazioni a causa di un pensiero che in questi anni è stato predominante e che si potrebbe sintetizzare con “l’ideologia dello stato minimo”".

Queste dunque le richieste:

- Eliminare la corsa a ostacoli alla quale sono sottoposti gli anziani; percorsi fatti di procedure complesse e di irraggiungibilità fisica a cui sono costretti se vogliono beneficiare di quei servizi che in teoria sarebbero a loro dedicati. Non è l’anziano che deve recarsi ai servizi, sono i servizi che devono raggiungerlo. Per la persona anziana ci sono le stagioni della malattia e della non autosufficienza ma ci sono anche le stagioni precedenti che possono rallentare l’arrivo di queste fasi estreme, stagioni da vivere da protagonisti in modo che possano rappresentare per la comunità una risorsa e non un peso.

- Campagne pubbliche di prevenzione e stili di vita - Investimenti che favoriscono il più possibile la permanenza dell’anziano presso il proprio domicilio.

- Aumento della spesa delle politiche sociali e sanitarie per i servizi di domiciliarità per evitare il loro sradicamento dal contesto famigliare e di comunità.

- Sostegno e realizzazione di convenzioni con le associazioni di volontariato locali e territoriali per integrare i servizi di assistenza e trasporto per persone non autosufficienti.  

- Sostegno al volontariato che offre aiuto alle persone più fragili.

- Avvio di  politiche per la famiglia e di studio di apposite iniziative rivolte ai nuclei di persone indigenti o che assistono anziani, minori e disabili.

-Necessità di politiche per la casa rispondenti ai bisogni, contro il disagio abitativo con il sostegno al pagamento degli affitti e gli aiuti contro la morosità incolpevole.

Prosegue la nota: "I comuni hanno inoltre compiti di rilievo nel controllo dei fenomeni che possono avere ricadute sull’ambiente e nella realizzazione di azioni preventive, censimento delle case sfitte, messa in sicurezza del territorio".

Da qui le ulteriori richieste:

- Chiediamo siano tutelate ed esentate dal pagamento dell’addizionale Irpef comunale  le pensioni più basse al fine di tutelarne il loro già scarso potere di acquisto.- Domandiamo alle amministrazioni locali di garantire ai singoli cittadini diritti e pari opportunità, rafforzando l’equità sociale.

Conclude la nota: "L’invito che facciamo agli elettori e ai candidati tutti, è di tenere in conto nelle loro decisioni future la necessità di una politica amministrativa che guardi alla solidarietà e alla tutela di tutti, in particolare dopo che lo tsunami del covid ha messo così a dura prova la società e in particolare le persone più fragili"