Milano, 4 morti alla Santa Rita: 21 anni all'ex primario Brega Massone

Massone Brega non tornerà in carcere ma espierà gli ultimi due anni e 10 mesi della condanna in affidamento in prova

Brega Massone
Milano
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Milano, 4 morti alla Santa Rita: 21 anni all'ex primario Brega Massone

Aumentata a 21 anni e 4 mesi di reclusione (in precedenza la pena era per 15 anni, ndr.) la condanna a Pier Paolo Massone Brega, ex primario del reparto di chirurgia toracica alla casa di cura milanese Santa Rita, accusato di quattro omicidi in relazione alla morte di altrettanti pazienti da lui operati, e di un'ottantina di casi di lesioni. Lo ha deciso i giudici milanesi di secondo grado nel giudizio 'Ter'.

Nel processo d'Appello bis, l'accusa era stata modificata da omicidio volontario in omicidio preterintenzionale, ma nel settembre 2020 la Cassazione ha stabilito che la pena andava rideterminata, proprio ai fini della valutazione dell'aggravante. Oggi il collegio (presidente Ivana Caputo, consigliere Francesca Vitale) ha riconosciuto l'aggravante dello scopo di lucro subvalente alle attenuanti generiche. In virtu' dell'applicazione da parte della Corte di un indulto di tre anni e del fatto che abbia gia' scontato una pena di 15 anni e mezzo, Massone Brega non tornera' in carcere ma espiera' gli ultimi due anni e 10 mesi della condanna in affidamento in prova.

Oltre a Massone Brega, la Corte d'Assise d'Appello ha rideterminato la pena anche per l'altro co-imputato, l'aiuto Fabio Pietro Presicci, che da 7 anni e 8 mesi si vede comminare 11 anni e 8 mesi. Tra l'intervento dell'indulto di 3 anni e la pena pre sofferta (8 anni e mezzo), al 56enne restano da espiare sei mesi in affidamento in prova. Entrambi i medici chirurghi, in servizio all'epoca dei fatti, tra il 2005 e il 2006, presso l'Unita' operativa di chirurgia toracica della clinica Santa Rita, sono stati giudicati colpevoli di aver realizzato una serie di interventi chirurgici privi di finalita' terapeutiche, alcuni caratterizzati dall'elevato rischio di morte, per pazienti gia' affetti da patologie gravi e senza un valido loro consenso. Massone Brega, 57 anni, e' stato condannato pure per gli omicidi preterintenzionali di quattro pazienti di 85, 82, 65 e 89 anni mentre Presicci, in concorso, solo per i primi due. "Con questa sentenza si e' chiusa una vicenda dolorosissima", ha detto dopo la lettura del verdetto l'avvocato Mauro Mocchi, legale di Presicci.