Milano: abusi edilizi su Torre via Stresa, indagati costruttori e dirigenti

Inchiesta su presunti abusi edilizi e abusi d'ufficio che sarebbero stati commessi per progettare, approvare e costruire la 'Torre Milano'

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Milano: abusi edilizi su Torre via Stresa, indagati costruttori e dirigenti

Otto fra costruttori, architetti, dirigenti ed ex dirigenti del Comune di Milano sono indagati dalla Procura di Milano nell'ambito di un'inchiesta su presunti abusi edilizi e abusi d'ufficio che - secondo quanto riporta l'agenzia La Presse - sarebbero stati commessi per progettare, approvare e costruire la 'Torre Milano'. E' il grattacielo da 82 metri di via Stresa 22 affacciato su piazza Carbonari, progettato da Beretta Associati per conto della Opm (Impresa Rusconi e Storm.it), i costruttori che hanno investito circa 45 milioni di euro nel progetto realizzato 'omaggiando' edifici iconici dell'architettura milanese come la Torre Breda o Terrazza Martini. I pubblici ministeri Paolo Filippini, Marina Petruzzella e Mauro Clerici hanno notificato gli avvisi di garanzia e contemporaneamente l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Stefano e Carlo Rusconi come rappresentanti legali della Opm; indagato l'architetto 84enne Gianni Maria Ermanno Beretta dello studio Beretta Associati come progettista e direttore lavori; i dirigenti del Comune di Milano Giovanni Oggioni, ex direttore delle Sportello Unico Edilizia (Sue) e membro della Commissione per il paesaggio, e Franco Zinna, ex numero uno fino a pochi mesi fa della Direzione Urbanistica di Palazzo Marino; infine i funzionari del Sue che si sono occupati della pratica 'Torre Milano' Francesco Mario Carrillo, Maria Chiara Femminis, Pietro Ghelfi.

Milano: abusi edilizi, vantaggi economici, urbanistici ed edilizi 

Le accuse sono per tutti di aver qualificato come una "ristrutturazione edilizia" invece che "nuova costruzione" l'intervento di totale demolizione e ricostruzione di due edifici (prima industriali e poi destinati a uffici, rispettivamente da 2 e 3 piani l'uno) e la loro sostituzione con un grattacielo di 24 piani alto 82 metri e un altro edificio più piccolo, accedendo così a una serie di vantaggi economici, urbanistici ed edilizi in deroga alle leggi nazionali. In particolare l'ipotesi è di "lottizzazione abusiva" per aver iniziato una "trasformazione edilizia urbanistica" in assenza di un "piano urbanistico attuativo" obbligatorio per gli edifici con altezze superiori ai 25 metri.