Milano, benzina a 5 euro al litro? Un errore. "Speriamo non sia premonizione"

Benzina a 4,89 euro al litro in un distributore del Milanese. Un errore, ma i prezzi aumentano. "Speriamo non sia una premonizione"

Milano
Condividi su:

Milano, benzina a 5 euro al litro? Un errore. "Speriamo non sia premonizione"

Gli automobilisti del Milanese sono sobbalzati quando nella giornata di domenica 6 marzo ha iniziato a circolare il post diffuso sui social dal sindaco di Corbetta Marco Ballarini, con la foto dell'erogatore di benzina di uno dei distributori nel Comune del Milanese che riportava la stratosferica cifra di 4,89 euro al litro.

Come è stato presto chiarito da altri utenti, l'esorbitante prezzo al litro era frutto di un errore nella programmazione del distributore. Non è chiaro se qualcuno ha effettivamente effettuato rifornimento a quelle cifre e se in tal caso riuscirà ad avere un risarcimento.

Benzina, il prezzo al litro ha ormai raggiunto i 2 euro

Al di là di questo, è emblematico come in molti, sindaco di Corbetta in testa, abbiano inizialmente trovato persino verosimile che il carburante potesse aver raggiunto tali picchi. L'aumento del prezzo al litro è costante in questi giorni, complice la guerra in Ucraina. Con la benzina che ha ormai superato i 2 euro al litro. "Speriamo non sia una premonizione", ha commentato il sindaco del Milanese.

Caro carburante, Assoutenti: +525 euro annui a famiglia 

A conferma della situazione, una nota di Assoutenti parla di una stangata annua di 525 euro medi a famiglia sul prezzo dei carburanti. I nuovi record raggiunti dai listini dei carburanti, con la benzina che in modalita' self ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro e viene venduta oggi in Italia ad un prezzo medio di 2,004 euro al litro (1,901 euro il gasolio) determinano una stangata solo sui rifornimenti pari a +525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel. Lo denuncia Assoutenti, commentando le rilevazioni odierne di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise.

"Il conflitto scoppiato in Ucraina ha portato ad una velocissima impennata dei listini dei carburanti alla pompa, che gia' a partire dallo scorso novembre hanno registrato rialzi senza sosta - spiega il Presidente Furio Truzzi - rispetto ai prezzi medi in modalita' self dello stesso periodo del 2021, oggi un litro di benzina costa in media il 28% in piu', mentre per il gasolio si spende addirittura il 32,4% in piu'. Questo significa che per un pieno di verde occorre mettere in conto una maggiore spesa da +21,9 euro, mentre un pieno di gasolio e' rincarato di 23,2 euro. Su base annua la maggiore spesa a famiglia solo per i rifornimenti raggiunge +525 euro in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel". "Il governo - conclude - non puo' piu' tergiversare e deve intervenire con urgenza per sterilizzare l'Iva sui carburanti e ridurre il peso delle accise, in modo da calmierare i listini alla pompa ed evitare una catastrofe economica"

Leggi anche: 

"Russia pronta a usare l'arma nucleare tattica. Europa e Nato nel mirino"

Armi alla Colombia, Mulé (Difesa): "Irrituale l'intervento di D'Alema"

Ucraina, "Terza Guerra Mondiale? A questo punto non si può escludere"